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"thumbnail_MastroianniIl barone Cefalù è sposato da quindici anni con una donna che non ama più da quindici anni. Rosalia è il suo nome.

I suoi sentimenti si sono concentrati sulla cugina 16enne Angela che lo ricambia.

Poiché siamo nella Sicilia degli anni’60, la ragazza agisce di nascosto ed è sorvegliata dai genitori gente alquanto all’antica.

La situazione, frustrante per il barone, lo porterà al progetto di uccidere la moglie o a farsi disonorare, spingendola quasi fra le braccia di un suo antico spasimante.

Mi fermo qui, non posso continuare oltre, il film è tutto da vedere, scorre come un meccanismo oliato e perfetto fino alla fine (ormai è leggenda l’ultima scena sullo yacht). Mastroianni, è comico ed è affiancato da una eccelsa Sandrelli alle prime armi. Chi l’avrebbe mai detto che da un serioso e severo Pietro Germi venisse fuori questo film emblema della commedia all’italiana?"thumbnail_Divorzio-allitaliana"

Pietro Germi lo si poteva accusare di essere burbero, all’antica e poco socievole ma è stato a mio parere uno dei più grandi registi italiani, il suo cinema risente molto del cinema americano sia western che noir come ad es. ne “In nome della legge” (1948) oppure “Il testimone” (1946).

Dalla critica, egli fu definito per dispetto e per convenienza, un artigiano del cinema ma si è capito finalmente che Pietro Germi è soprattutto un grandissimo autore. Germi purtroppo da certa critica è stato troppo sottovalutato.

Regista attento e disegnatore quasi unico di personaggi, non incline a compromessi, vincitore di molti premi fra cui l’oscar alla sceneggiatura per questo film. “Divorzio all’ italiana” è diverso dagli altri prodotti della commedia all’italiana veri ritratti del boom economico degli anni ’60 ma il film di Germi appartiene a quel filone di commedie meridionaliste che applicano lo stile delle commedie del boom ad una società arcaica, appunto quella meridionale.

Non siamo in un film di Risi o Monicelli dove c’è sempre un personaggio positivo, infatti, in “Divorzio all’ italiana”, ci sono solo personaggi abbruttiti, tanto sole, tante chiese e tanti rituali ancestrali che praticano gli abitanti di questo paese a dir poco medievale: il delitto d’onore è legale!

È triste morire senza aver visto “Divorzio all’ italiana”!

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.