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Non poteva che essere così. Un numero speciale, Le Dictateur N.5, organizzato da Maurizio Cattelan e Myriam Ben Salah e una grande festa per celebrare i 10 anni dalla nascita di Le Dictateur, il progetto editoriale fondato nel 2006 da Federico Pepe e Pierpaolo Ferrari, che fin dai suoi esordi ha visto una presenza centrale e sempre costante di Maurizio Cattelan. Appuntamento il 9 aprile alle ore 19 a BASE Milano, il nuovo progetto appena inaugurato per la cultura e la creatività a Milano. Belvedere Vodka conferma la collaborazione con Le Dictateur accompagnando la serata con l’ormai iconico cocktail Belvedere Shibuya.
L’evento di presentazione del nuovo numero è prodotto in collaborazione con h+, mentre i tavoli dell’allestimento, realizzati ad hoc, sono di Leftover. Sarà l’occasione per ripercorrere la storia di Le Dictateur, in un clima di festa, insieme a molti dei volti che ne hanno fatto parte negli ultimi dieci anni, grandi artisti della scena nazionale e internazionale ma anche tanti nomi emergenti. Una community del tutto inedita, basata su una logica puramente “dittatoriale” di totale arbitrarietà, capace di dar vita ad un luogo ideale di creazione e sperimentazione, di commistione fra le più diverse avanguardie artistiche, abbattendo le barriere tra arte, editoria, musica e design. Da qui sono nati i primi quattro numeri di Le Dictateur, tutti a cura di Federico Pepe e Pierpaolo Ferrari. Nel 2006 viene realizzato il progetto editoriale N.1, sfidando il concetto di libro d’artista e sovvertendo le norme della bidimensionalità della carta. Vi partecipano, fra gli altri, Alberto Garutti, Paola Pivi, Paola Manfrin, Jacopo Benassi.
Il numero successivo vede invece coinvolti nomi come Patrick Tuttofuoco, Roger Ballen, Micol Assaël, Roberto Cuoghi e altri ancora. In entrambi è sempre presente Maurizio Cattelan. Dal terzo numero il sodalizio è ancora più forte. Le Dictateur N.3 è infatti un numero speciale realizzato in occasione di No Soul for Sale, alla Tate Modern, a cura di Maurizio Cattelan, Cecilia Alemani e Massimiliano Gioni. Di nuovo grandi artisti fra cui Sophie Calle, Diego Perrone, Nico Vascellari e un contributo davvero speciale, quello di Alda Merini, con la sua ultima poesia, dedicata all’arte. E’ quindi la volta del N.4, realizzato in occasione di Un Homme juste est quand même un Homme mort al Palais de Tokyo di Parigi.
Il 9 aprile sarà inoltre consultabile e disponibile in anteprima la pubblicazione con il testo di Azalea Seratoni, Le Dictateur (2006-2016), per conoscere e approfondire i dieci anni di storia di Le Dictateur. Ed ecco, proprio per festeggiare i 10 anni, Le Dictateur N.5, il numero speciale che per la prima volta vede Federico Pepe e Pierpaolo Ferrari cedere la curatela a due nomi d’eccezione come Maurizio Cattelan e Myriam Ben Salah, e che ha l’obiettivo di creare una visual community ideale, una "gang" immaginaria. Probabilmente destinato a fallire a causa della sua mancanza di regole, di gerarchia, di ordine – e del resto anche di un concept vero e proprio – Le Dictateur N.5 ha dichiaratamente e sfacciatamente una connotazione il più possibile personale e soggettiva e riflette il manierismo ossessivo dei suoi autori. E’ un lavoro puramente arbitrario, creato per celebrare un decennio di dittatura nato tra le pagine di Le Dictateur.
Le Dictateur è tra i più dinamici protagonisti della nuova scena indipendente dell’arte italiana. E’ stato fondato nel 2006 come progetto editoriale a cui hanno preso parte, con lavori inediti, i più grandi artisti della scena nazionale e internazionale. Nel 2009 è diventato anche spazio espositivo indipendente con sede in via Nino Bixio. A partire dal 2012 viene inaugurata Le Dictateur Press, casa editrice indipendente. Le Dictateur è stato selezionato dal MoMa di New York nella mostra Millennium Magazine ed è stato tra gli spazi invitati da Cattelan/Gioni/Alemani a No Soul for Sale, la mostra che si è svolta nella Turbine Hall della Tate Modern per celebrare i più importanti spazi indipendenti della scena internazionale. La sua programmazione artistica è stata ospitata presso Family Business di Cattelan/Gioni a Chelsea New York e presso il Palais de Tokyo di Parigi.
Belvedere Vodka
Born of Rye, Water, Character
Nata nel 1993, Belvedere Vodka è stata la prima a creare un nuovo criterio di eccellenza nel mondo della vodka, inaugurando la categoria della vodka di lusso. Oggi il carattere distintivo e l’integrità senza compromessi di Belvedere sono internazionalmente riconosciuti dai cultori della vodka, che apprezzano il suo spirito completamente naturale e privo di additivi. Ricavata dalla Segale Polacca Dankowskie e mescolata all’acqua della sua fonte privata, Belvedere ha un gusto dal profilo decisamente leggero, con una nota dolce e un finale morbido e pulito.
Belvedere Vodka e Le Dictateur
Nel corso di questi dieci anni Belvedere Vodka ha stretto una collaborazione continuativa con Le Dictateur e, mostra dopo mostra, ha contributo a scrivere i capitoli di un’importante storia. Belvedere Vodka è sempre stata una presenza importante, sancita dalla frase ormai idiomatica “We drink only Belvedere Vodka”. Belvedere condivide con Le Dictateur valori quali: l’indipendenza, l’autenticità, la passione dell’atto creativo. Le Dictateur ha dedicato a Belvedere la più contemporanea interpretazione dell’arte del tatuaggio realizzando Belvedere Shibuya Glass, il bicchiere icona limited edition personalizzato con grafiche dallo stile inconfondibile.