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Sono accomunati da una profonda passione per il jazz, Marco Giuliani, musicista barese di oggi e Luigi Tenco, tormentato cantautore di oltre mezzo secolo fa. Giuliani è un "jazzista di razza" lo definisce Alceste Ayroldi nelle liner notes, chitarrista, cantante e compositore, insegnante de Il Pentagramma, al suo esordio discografico. Luigi Tenco, un fin troppo sincero cantautore che mai ha voluto cedere alle pressioni commerciali rischiando di svilire la sua vena poetica. Jazzisti di razza sono anche i compagni d’arte in questa prima avventura discografica di Giuliani: Bruno Montrone, pianista elegante e raffinato, Nico Catacchio abile contrabbassista dal suono fresco e moderno, Fabio Delle Foglie impeccabile nella tecnica e nella gestione di timbri e colori, Vincenzo Gentile che dalle tastiere tira fuori un’intera orchestra.
Questo progetto racchiude la sua essenza nel titolo: TENCOLOR. Un gioco di parole con cui Marco Giuliani vuole dare a Tenco un volto nuovo, a colori appunto, perché Tenco non è stato solo malinconia ma anche e soprattutto sagace ironia e passione per ogni singolo argomento trattato nelle sue canzoni. Qui si ascolta Tenco jazzista, non Tenco in jazz con un Marco Giuliani che, occupandosi già da tempo della musica del cantautore genovese d’adozione, ha il piglio di chi ha saputo ricercare nelle pieghe della voce, delle composizioni e della storia di Luigi Tenco, riuscendo a far emergere tutti i rivoli, nascosti e palesi, di jazz che impastano la musica dell’autore.
Tencolor è un album schiumante del jazz di un tempo, con brani come Cara Maestra che sembra uscito dalla Golden Age o Uno di questi giorni ti sposerò carico di swing, per arrivare ai più popolari Vedrai vedrai e Mi sono innamorato di te.
Il cd è stato pubblicato dalla neonata etichetta indipendente Gemini Music.
Giovedì 17 dicembre, alle 21, ci sarà la presentazione ufficiale del cd nell’ambito della rassegna Kabuki Jazz.