Tempo di lettura: 2 minuti
Dalla Svizzera al mondo, utilizzando il linguaggio universale di pittura, scultura, musica, teatro e danza: sarà un centro propulsore di nuove idee e suggestioni artistiche il LAC – Lugano Arte e Cultura, che ha aperto le sue porte il 12 settembre, in una affascinante e imponente struttura direttamente affacciata sul lago. Un programma denso di appuntamenti, per un nuovo polo multidisciplinare la cui inaugurazione sarà una festa lunga 3 fine settimana, fino ad oggi, con eventi a tema, per un coinvolgimento totale del pubblico di tutte le età. Sede del Museo d’Arte della Svizzera Italiana (nato dall’unione del Museo Cantonale d’Arte con il Museo d’Arte di Lugano), il LAC punterà tutto sulla qualità dell’offerta artistica, ospitando la collezione permanente di Lugano e del Canton Ticino, accanto a esposizioni temporanee e installazioni site specific.
Un livello di eccellenza dimostrato anche dalle quattro mostre allestite per dare il via alle attività. Ben due piani del museo saranno dedicati alla "Orizzonte Nord – Sud. Protagonisti dell’arte europea ai due versanti delle Alpi 1840-1960", un viaggio negli ultimi due secoli tra i capolavori di artisti del calibro di De Chirico, Morandi, Segantini, Medardo Rosso, per arrivare a Fontana, Giacometti, J.M.W. Turner e Paul Klee. Allestita fino al 31/1, la mostra sarà affiancata dall’esposizione complementare a Palazzo Reali "In Ticino. Presenze d’Arte nella Svizzera italiana 1840-1960", che si focalizza sulla storia di emigrazione e immigrazione di artisti attraverso il Canton Ticino (fino al 28/2). Saranno invece le sculture di luce solida di Anthony McCall a occupare il terzo piano del LAC, nella personale "Anthony McCall. Solid Light Works", che, fino al 31 gennaio, renderà il pubblico protagonista di un’originale esperienza sensoriale. Infine, allo Spazio -1, accanto a un nuovo allestimento della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, il pubblico scoprirà il progetto dedicato alla dea della memoria intitolato "Teatro di Mnemosine. Giulio Paolini d’après Watteau", focalizzato sull’artista italiano Giulio Paolini (fino al 10/1).
L’obiettivo è ambizioso, ed è quello di diventare il cuore pulsante della città svizzera: un luogo sempre aperto e accogliente, che possa collegare il pubblico alle esperienze culturali europee più diverse, proiettandosi oltre i confini cittadini. Ma il LAC diventerà, con la sua nuova sala concertistica di 1000 posti interamente rivestita in legno, anche la casa delle stagioni di LuganoInScena e LuganoMusica, nonchè delle attività della Compagnia Finzi Pasca e dell’Orchestra della Svizzera italiana, in un calendario ricchissimo, tra concerti, spettacoli e rassegne di teatro e danza.