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Era il 1985 quando Jan Fabre portava sul palcoscenico del Teatro Petruzzelli di Bari “il potere della follia teatrale”, spettacolo manifesto della sua visone di “arte totale” e primo incontro con la Puglia. In tutti questi anni il poliedrico artista belga si è imposto come uno dei protagonisti più affermati e controversi della scena europea. Artista visivo, coreografo, drammaturgo e regista, Fabre ha esposto le sue opere nei più gradi musei, tra i quali il Louvre di Parigi, e ha portato la sua danza nei festival più importanti del mondo.
Se Fabre artista visivo ha un legame ormai consolidato con la Puglia – ospite a Trani e Monte Sant’Angelo per Intramoenia Extra Art, insignito del Premio Pino Pascali nel 2008, e protagonista della mostra personale “Art is a medusa” a Palazzo della Marra di Barletta nel 2012 – il Fabre coreografo torna oggi dopo 30 anni.
È infatti dedicata al suo ultimo lavoro l’apertura della rassegna DanzAbari, approfondimento di danza contemporanea che si svolge all’interno della stagione teatrale del comune di Bari, organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese.
Grande attesa dunque per l’arrivo sul palco del Teatro Kismet, martedì 27 e mercoledì 28 gennaio, della sua la nuova creazione Attends, Attends, Attends … (Pour mon père) di cui Fabre ha curato testo, regia e coreografia.
Una creazione coprodotta dal Festival Montpellier Danse, che conferma ancora una volta il potere visionario di questo artista.
Fabre torna su uno dei temi centrali della sua ricerca, la morte e la sua connessione con la vita, questa volta raccontandola attraverso lo sguardo di un figlio in uno scambio immaginario di pensieri con il padre: il primo chiede al secondo di aspettare, di avere pazienza e di tornare bambino per prepararsi alla morte. Come Caronte il figlio si rivela il traghettatore che prepara il padre per l’ultimo passaggio. Uno straordinario solo per un danzatore, Cédric Charron – definito dallo stesso Fabre “guerriero di bellezza”, suo stretto collaboratore e protagonista di alcune performance storiche del coreografo.
Dopo Jan Fabre, che sarà subito dopo le date baresi anche a Barletta il 30 novembre (ore 21.15, teatro Curci), DanzAbari prosegue al Kismet con una importante panoramica sul meglio della danza contemporanea italiana, ospitando artisti e coreografi come Riccardo Buscarini, Irene Russolillo, Moreno Solinas, Cristina Rizzo, Davide Valrosso, Michele Abbondanza e Enzo Cosimi, fino a domenica 1 febbraio.
DanzAbari tornerà poi ad Aprile con due appuntamenti d’eccezione che vedranno protagonista il coreografo Virgilio Sieni che porterà sulle assi del palco del Teatro Kismet due suoi lavori: Dolce Vita_Archeologia della passione il 23 e Kore il 24 (quest’ultimo previsto in sostituzione di Esercizi di Primavera).