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Ormai il video web sta diventando sempre più uno strumento fondamentale per personaggi che sperano di attribuire una qualche visibilità ai propri lavori e non solo, poiché tutti possono cimentarsi con questo strumento contemporaneo, basta d’altronde avere una webcam e il gioco è fatto, come Youtube insegna. Certo, non tutti sono dotati di talento o hanno quel “non so che” che può far di loro dei potenziali “vip” del world wide web al pari di quelli della tv, o della radio, o del cinema. Non è il caso del personaggio in questione, Andrea Ricca, che di apprezzamenti – a partire da quelli online – ne ha avuti non pochi e ciò non solo a livello nazionale ma anche internazionale visto le varie recensioni, perlopiù positive, ottenute anche all’estero.
Andrea Ricca, salernitano, diplomato al Liceo Artistico e con una laurea in Sociologia sulle spalle è regista di corti, dedicati al mondo fantascientifico, che si distinguono soprattutto per l’utilizzo di effetti speciali a costo zero. I lavori del videomaker, infatti, sono tutti autofinanziati e prodotti ricorrendo all’ausilio del pc e di una videocamera HD di cui il Nostro sa farne buon uso essendo egli stesso un grafico 3D, oltre che montatore e fotografo. La sua vena creativa e da tuttofare è stata fin da subito apprezzata al punto da fargli guadagnare anche una collaborazione con la celebre rassegna cinematografica dedicata ai ragazzi quale il Giffoni Film Festival.
Recentemente ha trovato pure il tempo di dare alle stampe un libro, edito da Dino Audino, e disponibile in tutte le librerie dal titolo Effetti speciali low budget. Prontuario di computer grafica per cortisti e registi indipendenti, scaturito dalla sua esperienza personale con i cortometraggi. E’ una sorta di tutorial, come ci spiega lo stesso autore, dedicato a tutti quei videomakers che desiderano imparare o approfondire l’utilizzo degli effetti speciali in relazione ai propri lavori.
Anche noi di LSDmagazine non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di porgli qualche quesito:
Ciao Andrea. La domanda nasce spontanea: come e da cosa è partito questo tuo progetto dedicato ai cortometraggi aventi per tema la fantascienza?
La fantascienza situa la realtà nel futuro o porta quest’ultimo nel presente immaginando progressi e tecnologie attualmente impossibili, e tutto questo consente di liberare la fantasia riflettendo sull’evoluzione dell’umanità e su realtà alternative alla nostra. Per questi motivi mi sembra un genere molto stimolante ed interessante che riesce inoltre anche ad emozionare. Tecnicamente questi cortometraggi sono nati, oltre perché ne sono un appassionato, dall’idea di mettere insieme le mie esperienze professionali nel campo della grafica 3D creando dei video tramite dei quali riunire le riprese girate dal vivo con creature generate al computer.
Ti aspettavi di suscitare tutto questo interesse, anche a livello internazionale?
Non mi aspettavo il riscontro ottenuto ma ne sono felice soprattutto considerando i limitatissimi mezzi a disposizione con cui i corti sono girati.
Hai già all’attivo partecipazioni a festival o rassegne cinematografiche?
Il cortometraggio fantasy “The Spooky Ghost” – ispirato ai cartoons Disney anni ’40 come “The lonesome ghosts” – ha partecipato in concorso al FANTAFESTIVAL 2013, mentre i corti precedenti hanno girato diversi Festival italiani e stranieri, anche se questi video nascono soprattutto per il web che consente una visibilità molto più ampia.
Tu fai largo uso di effetti speciali grazie alla tecnologia 3D e tutto ciò ricorrendo ad un budget risicato visto che i tuoi lavori sono autofinanziati. Ti piacerebbe smarcarti prima o poi da questa prospettiva “underground” e poter contare su finanziamenti di più ampio respiro oppure tutto sommato ci tieni a restare indipendente?
Mi piacerebbe passare ad un ambito professionale, se si presentasse l’occasione, ma comunque anche nel mondo del cinema indipendente ci sono tante manifestazioni, canali ed appassionati con cui condividere le esperienze e dare sfogo alla propria passione. La voglia di esprimersi spesso prescinde dalle situazioni contingenti.
Eppure generalmente i film dedicati al fantascientifico sembrano aver più considerazione all’estero, specie in Usa, che in Italia…
In realtà il pubblico italiano accorre in massa, come in tutto il mondo, alle uscite di film di fantascienza come Avatar o altri, e questo dimostra che il genere piace. Piuttosto dal punto di vista produttivo la realtà italiana non prende ancora molto in considerazione questo tipo di progetti ma forse, con l’abbassarsi dei costi, le cose potrebbero cambiare.
Ormai sono in tanti ad utilizzare il web per creare e far conoscere i propri progetti. Che consigli daresti a chi, come te, spera di riuscire ad emergere attraverso tale strumento?
Il web consente una grande visibilità ma propone una grandissima concorrenza. Milioni di video competono con il proprio per catturare l’attenzione dell’utente, per questo bisogna cercare di essere immediati e veloci, provando ad interessare lo spettatore fin dai primi secondi, ad esempio partendo con la storia “in medias res” e lasciando i titoli di testa per la fine.
Progetti futuri?
Attualmente sono in fase di studio di nuove tecniche di computer-grafica che, una volta messe a punto, vorrei riversare in nuovi progetti.