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Quando si parla di fuga dei cervelli, spesso ci riferiamo ad ingegneri, architetti, docenti…..ma molto spesso sottovalutiamo anche la nostra forza… la gastronomia ed i nostri uomini che in giro per il mondo portano il nome della Puglia nel jet set internazionale, questo è il caso di Pasquale Martinelli, classe 1975 che da Mola di Bari si è stabilito in pianta stabile da 14 anni nella Grande Mela, la New York dove tutto è possibile. A lui noi di LSDmagazine durante un nostro breve soggiorno negli States gli abbiamo posto alcune domande.
Pasquale Martinelli da una piccola cittadina del litorale barese, Mola, alla Grande Mela, la capitale del mondo libero. Spiegaci come sei arrivato negli States?
Ho deciso di emigrare a New York dopo aver studiato la lingua inglese a Oxford University in Inghilterra col sogno di poter guadagnare soldi sufficienti per comprare una casa ai miei genitori poiche’ essendo umili contadini non avevano mai avuto la possibilita’ economica di vivere in una casa di loro proprieta’ e dopo aver vissuto per 3 anni e mezzo solo negli scantinati di brooklyn come clandestino e lavorando in nero in alcuni ristoranti ebbi la possibilita’ di racimolare il denaro necessario per comprare la casa ai miei genitori a Mola di Bari.
I tuoi piatti rispecchiano la tradizione della tua terra, la Puglia, come fai a ricercare i prodotti.
Io appena giunto a New York e dopo aver fatto le prime esperienze lavorative prima a Manhattan e poi a Brooklyn ho avvertito subito un bisogno quasi di riscatto nei confronti della cucina tradizionale della mia terra e di conseguenza ho ricercato i prodotti attraverso il grande mercato di importazione che New York mi offriva approfitando dei grandi passi da gigante del mercato della globalizzazione che ha permesso di ricevere molta materia prima da ogni angolo del mondo includendo la Puglia.
Hai avuto diversi apprezzamenti da molti personalità dello star system americano, facci alcuni nomi e raccontaci se hai degli aneddoti simpatici da raccontare.
Si infatti mi ritengo fortunato di aver avuto la possibilita’ di raccontare della mia cara terra a diversi personaggi di spicco americani e mondiali dallo spettacolo come Liza Minelli, Martin Scorsese, personaggi reali come Sua maesta’ regina Elisabbetta, Pirincipe Carlo, Duca di Edimburgo (quando lavoravo in inghilterra) ed anche personaggi della casa Bianca come Chelsea Clinton, Kristen Gillibrand cosi’ come artisti italiani Gina lolobigida, Carmen Consoli, Jovanotti, Vinicio Capossela ma quello che mi ha colpito di piu’ e’ stato la cena che ho preparato per 3 coppie di commensali (sindaco di New York Michael Bloomberg, Henry Kessinger e Oscar de la Renta) fu bellissimo! Dopo che i servizi segreti diedero il via per l’entrata sei personaggi su menzionati il sindaco di New York subito tenne a precisare che Lui era in dieta e che desiderava solo un’insalata ed una mezza porzione di spaghetti con pomodoro agli olio peperoncino con aggiunta di pinoli. Al quel punto dopo aver ricevuto l’ordine dal resto dei commensali andai in cucina e decisi di prepargli un classico "SANGIUANNID" con la sola aggiunta di pinoli.(mezza porzione) al momento di servirlo Mr.Bloomberg lo assaggia e al primo boccone lui rimase stupefatto e addirittura sollevo’ il piatto e disse al resto dei suoi amici…."everyone at this table must taste this pasta it is by far the best pasta dish I have ever taste in my life"(tradotto ….per cortesia assaggiate questo piatto di pasta perché e davvero il miglior piatto di pasta che io abbia mai mangiato……subito dopo mi fa chiamare al tavolo e si complimenta con me dicendomi "YOUNG GUY YOU HAVE TALENT"(giovanotto tu hai talento) e poi chiaccherando gli racconto la provenienza del piatto dicendogli che fa parte della gastronomia barese…..e lui con sorpresa mi chiede di prepararne un’altra mezza porzione. Da quel giorno ogni volta mi chiede la stessa pasta (mezza) dopo che la divora poi mi dice"CHEF ma dov’e’ la mia pasta?"(in altre parole devo fare un altro sangiuannid!!!?….
Cosa ti piacerebbe fare (che ancora non si fa o si fa poco) per far apprezzare e conoscere ancora di più la cucina mediterranea e pugliese?
A mio avviso quello che ancora non si fa in America sarebbe una catena di fast food con una migliore reputazione a livello nutrizionale, in altre parole quando noi tutti in America e nel resto del mondo pensiamo al fast food il primo pensiero e’ quello di un pasto veloce ma poco salutare quindi a mio parere l’America e il mondo intero potrebbe usufruire di un pasto veloce nutriente gustoso e soprattutto salutare basandosi sui principi e costumi alimentari della dieta mediterranea e quindi pugliese.
Quali i tuoi prossimi appuntamenti?
Dovrò tenere delle lezioni nella Scuola Alberghiera del San Paolo di Bari con la preside Paola Petruzzelli, poi prossimamente sarò ospite di alcune trasmissione televisive americane e mi piacerebbe creare un network di personal chef per portare in tutto il mondo la cucina pugliese. Tutte le informazioni sui miei spostamenti e su quello che svolgo le potete trovare su www.warmpalate.com.