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Il festival è solo alla sua seconda edizione e già tutti lo aspettavano con ansia! Per 10 giorni ne abbiamo assaporato il clima con un’anteprima in jazz con concerti in piazza, percorsi di conoscenza del Festival e due appuntamenti dedicati alla figura femminile nel jazz.
Ma oggi comincia davvero, e durerà fino al 1° maggio, il Torino Jazz Festival, una rassegna che ci regalerà una serie di eventi incredibili! Piazza Castello, Piazzale Valdo Fusi, Piazza Vittorio Veneto e le suggestive rive del Po, saranno “invase” dalla musica, dal Jazz nelle sue svariate forme. Non solo concerti, ma anche eventi, mostre, incontri, attraverso un viaggio concepito per entrare in contatto e vivere a pieno il meglio della cultura afroamericana.
Una novità importante che da quest’anno caratterizza il Festival è l’attenzione dedicata agli aspetti educativi del jazz, con momenti di alta formazione musicale, incontri con le scuole, attenzione al mondo giovanile e agli artisti di nuova generazione.
Ogni giorno la rassegna propone dei percorsi tematici, veri e propri festival nel festival. Particolarmente ricca la programmazione del 30 aprile che, in occasione della giornata internazionale Unesco per il jazz, una serie di appuntamenti dal forte significato sociale, oltre che di alto profilo artistico.
“Un festival è un’idea di mondo. E’ un tentativo di catalogare l’esistente, di stimolare la nascita di qualcosa di nuovo e aprire al pubblico la partecipazione attiva agli eventi. E’ insomma un modo per dare un senso artistico alla vita. Ecco perché la nuova edizione del Torino Jazz Festival è pensata come un mosaico di musiche, libri, voci, fotografie, film, performance che sta allo spettatore disegnare e percorrere in una nuova narrazione…..Il jazz è per definizione dialogo, incontro, azione e reazione, esplorazione e gioco. Ed è una musica in continua, vertiginosa trasformazione, che il festival coglie e rilancia. Tra queste correnti ognuno si costruirà il suo festival preferito, in un grande rito collettivo che abbraccia i musicisti, il pubblico, la città, i suoi luoghi, la sua storia.” Così Stefano Zenni, direttore artistico del Torino Jazz Festival, ci descrive il senso, il cuore di un festival, in una città importante come Torino.
Ma vediamo un po’ alcuni dei nomi protagonisti del festival:
In un filone di “fusione” del Jazz con altre forme musicali, vediamo, in occasione del concerto inaugurale di oggi 26 aprile, Enrico Rava con l’Orchestra del Teatro Regio, diretto e arrangiato da Paolo Silvestri. Ci si spinge poi nell’avventura elettroacustica della Cosmic Band di Gianluca Petrella (lunedì 29 aprile) passando da un coinvolgente Roy Paci (sabato 27 aprile) per finire al teatro stralunato di Simone Cristicchi con i Funk Off (mercoledì 1° maggio).
Non mancheranno i grandi nomi della storia del Jazz, una storia che abbiamo la fortuna di ascoltare dal vivo, con l’esecuzione di alcuni tra i più grandi musicisti viventi: McCoy Tyner, Abdullah Ibrahim e Roy Haynes.
Per la world music il ritmo diventa protagonista, colorato delle fragranze etiopici di Mulatu Astatke, dal calore brasiliano di Tania Maria e dai manouche di Dorado Schmitt. Miles Davis non può mancare in un festival che ha nel nome la parola Jazz! A rappresentarlo, il quintetto di stars Miles Smiles e una coppia indiscutibile: Mike Stern e Bill Evans.
Particolare attenzione alla Francia con alcuni scambi artistici con il Festival del jazz di Nantes, il Conservatorio di Parigi.
Le due raffinate voci femminili di Cristina Zavalloni e Pilar, daranno un tocco di fascino ed eleganza al festival.
Non mancherà il giusto spazio dedicato ai musicisti piemontesi (tra cui Torino Jazz Orchestra), e ai giovani talenti italiani.
Il 1° maggio, come da tradizione, è prevista una vera e propria maratona musicale in piazza Castello. Il “concertone” comincia per le strade con la travolgente street band dei Funk Off, un fiume di energia che invaderà le vie del centro città per poi esibirsi sul palco, a conclusione della serata, con Simone Cristicchi.
Da non trascurare il programma di Fringe, la sezione curata da Furio Di Castri e ispirata alla migliore tradizione “off”, ma anche gli aperitivi, le Jam Session di arti visive, la mostra fotografica “Jazz de J À Zz’“, con oltre cinquanta scatti del celebre Guy Le Querrec, il cocktail del jazzista, il catering, i brunch, e tanto altro ancora!
Tutti concerti sono gratuiti!
Il programma completo su torinojazzfestival.it
Foto di Mariagrazia Giove, riproduzione riservata.
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