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La crisi morde e affossa il settore automobilistico, ma la Ferrari non la sente. Anzi, nel 2012 ha archiviato un anno da record storico, con il miglior risultato dei suoi 66 anni di storia. Non è un caso, del resto, che la casa di Maranello si guadagna anche il primato nella classifica dei marchi più forti al mondo.
«E’ motivo di grande orgoglio per tutti noi chiudere un anno con simili risultati, pur in presenza di un contesto non certo favorevole in tanti Paesi europei se non addirittura ostile, come nel caso dell’Italia» ha detto il presidente Luca Cordero di Montezemolo al termine del cda che ha esaminato i conti. I numeri parlano chiaro: 7.318 vetture consegnate (+4,5% rispetto al 2011), fatturato di 2,43 miliardi di euro (+8%), +12,1% per il risultato della gestione ordinaria, arrivato a 350 milioni, con un utile netto che sfiora i 244 milioni (+17,8%) e un Ros (Return on sales) che si conferma con il 14,4% ai livelli delle migliori aziende del settore del lusso.
Alla base di tali risultati da record c’è sicuramente la potenza del brand. Secondo una ricerca condotta dalla società indipendente Brand Finance, infatti, per quanto Apple e Samsung siano i marchi con il maggior valore del mondo, quello più «forte» e riconoscibile è il Cavallino Rampante della Ferrari. Quello della casa di Maranello, precisa Brand Finance, è «un caso emblematico», perchè, nonostante le dimensioni inferiori rispetto alle altre società osservate, precede nella classifica sulla forza del brand colossi come Google, Coca-Cola, PricewaterhouseCoopers e Hermes.
Lo scorso anno Ferrari ha registrato un record di vendite in Nord America superando per la prima volta le 2.000 consegne, con un aumento del 14,6% (2.058 incluso il Canada). In Europa molto bene Gran Bretagna (+20,4%, con 673 vetture), Svizzera (+17,4%, 357), e Germania (+8,2%, 750), che si conferma il mercato più importante nel Vecchio Continente. Di segno opposto il risultato italiano: pur comportandosi meglio della media del settore, che ha registrato un calo del 60%, la Ferrari ha chiuso lo scorso anno con 318 consegne, -46% rispetto al 2011. Nell’area Medio Oriente e Africa si è avuto un incremento del 4,5% con 556 vetture consegnate. La Grande Cina (Repubblica Popolare Cinese, Hong Kong e Taiwan) si conferma il secondo mercato con il record di 784 vetture consegnate (+4%), di cui quasi 500 nella sola Cina. Significativo il ritorno alla crescita in doppia cifra (+14,4%) di un mercato storico come il Giappone, dove sono stati consegnati 302 esemplari.