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Dal piccolo schermo dove ha riscosso il pieno successo nelle vesti di presentatore a ‘X Factor’ a Radio Deejay, Alessandro Cattelan è tornato nell’etere con ‘Catteland’. Il programma, in onda da lunedì a venerdì alle 12 sulle frequenze della radio diretta da Linus, ha riportato davanti il microfono Cattelan che già tempo fa aveva provato ad avvicinarsi al mondo di Deejay, prima di decidere per altre strade professionali e poi per altre frequenze radiofoniche.
«Mi sono trasferito qui dal 7 gennaio e ormai comincio a sentirmi come se fossi a casa – racconta Cattelan – ma è stato facile, visto che già conoscevo molti di quelli che lavorano qui, in onda e dietro le quinte. È stato un cambiamento importante ma tutto sommato agevole». Per il suo ritorno in onda il presentatore, che è anche considerato uno dei personaggi del momento sul fronte dello spettacolo italiano, ha scelto un programma che lo tiene ogni giorno in stretto contatto con il pubblico da casa. «Abbiamo chiamato così il programma – commenta il neo speaker – perchè volevamo dare una dimensione che facesse pensare ad un parco a tema ispirato al mio mondo di tutti i giorni. È un’ora durante la quale parlo con gli ascoltatori, che a loro volta mi regalano un pezzetto della loro vita che poi spesso io confronto con la mia e con i miei ricordi di quando ero più giovane. È una sorta di costante confronto tra il Cattelan presente e quello passato, una specie di terapia per me. Forse lo stipendio dovrebbero darlo più agli ascoltatori che chiamano».
Con una carriera cominciata dal piccolo schermo che l’ha visto per diversi anni frequentare emittenti votate principalmente alla musica, da All Music a Mtv, Cattelan ha raggiunto anche gli scaffali delle librerie firmando tre romanzi. «Il mondo della radio è libero e leggero – commenta lui a proposito del cambiamento – e se hai la possibilità di fare un programma che in qualche modo ti rappresenta, diventa il lavoro più bello del mondo, perchè ti trovi ad avere un riscontro continuo da parte della gente e molta pressione in meno rispetto ad altri settori della comunicazione». Anche se calato per il momento nei panni dello speaker radiofonico, la tv resta però sempre nei suoi programmi. «La radio è un posto che ho sempre frequentato – dice – e quello che ho detto al mondo della televisione è stato solo un arrivederci».