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S’intitola ‘Sole a catinelle‘ il nuovo atteso film di Checco Zalone, il re degli incassi 2011 che ha sfiorato i 45 milioni di euro con ‘Che bella giornata‘, diventando il secondo film (dopo Avatar) più visto di sempre in Italia.
"Da lunedì a Roma cominceranno i casting – ci annuncia il produttore Pietro Valsecchi che lo ha lanciato al cinema dopo i successi tv di Zelig -, tutto puntato su volti nuovi, poi le riprese a maggio". Il film, scritto con il fedele Gennaro Nunziante (al solito anche regista), racconta la storia di un padre e di un figlio, lui Checco che padre nella vita vera di Luca Pasquale Medici sarà tra poco. Una storia molto contemporanea, anticipa il produttore senza svelare di più, che si girerà tra la Toscana e il Sud d’Italia. L’uscita, con Medusa, la prossima stagione cinematografica.
Mettere a fuoco l’idea per il terzo film non deve essere stato facile, dopo il boom di ‘Cado dalle nubi‘ e il superboom di ‘Che bella giornata‘, tutti ad aspettarsi un altro film, un altro successo da record d’incassi. Invece Zalone ha preso il suo tempo, e pazienza se passeranno due anni dal film precedente. Nel frattempo, tanto per chiarire con il pubblico, ha portato in giro lo spettacolo Resto Umile tour.
Una crisi creativa? "Piuttosto una riflessione. Quando si fanno quei numeri lì la responsabilità la senti forte e lui ha dimostrato – prosegue all’ANSA Valsecchi che incassa anche il successo comico dei 2 Soliti Idioti – di non voler fare lo stesso film ma di cambiare ogni volta. Due anni di scrittura ma non deluderà anche se i tempi sono diversi, il mercato cambia rapidamente e certi numeri oggi ci sembrano talmente alti da sembrare di tanto tempo fa e invece Che bella giornata è solo del 2011. Paragonare quegli incassi con i futuri di Sole a catinelle sarà anacronistico. Ma noi ci crediamo, il film sarà divertente e con un grande cast’’.
Barese, del ’77, Zalone, entrato di recente pure tra le voci dell’Enciclopedia on-line consultabile sul Portale Treccani, dopo la laurea in giurisprudenza ha iniziato la carriera nel mondo dello spettacolo come musicista e comico in piccole tv locali, diventando da Medici a Zalone in omaggio al dialetto barese (‘che cozzalone!’, che significa ‘che tamarro’). Poi la svolta nel 2006 in tv con Zelig e con Siamo una squadra fortissimi, inno scritto da Zalone per la nazionale di calcio italiana (disco di platino). La musica ha continuato a frequentarla con successo anche negli anni successivi. Sempre nel 2006 il suo primo libro ‘Se non avrei fatto il cantante‘ (Kowalski) seguito da ‘Cado dalle nubi‘ (Mondadori) del 2009. Poi il cinema.