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In occasione delle celebrazioni annuali della Giornata per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, l’Unicef Italia ha presentato, ieri il Rapporto “Facce d’Italia, condizione e prospettive dei minorenni di origine straniera” con l’intento di illustrare gli ambiti di intervento che possono fare la differenza in maniera positiva per la vita dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che vivono in Italia. Al di là delle definizioni che non sempre rendono giustizia alla complessità e varietà di storie che si nascondono dietro la dicitura “di origine straniera”, per questi bambini e ragazzi è emerso un grave rischio di esclusione sociale e di mancanza di opportunità con il conseguente mancato godimento dei propri diritti.
Il Rapporto si inserisce nel quadro della Campagna Io come Tu, che l’Unicef Italia porta avanti dal 2010 per promuovere il principio di non discriminazione e l’uguaglianza dei diritti di tutti i minorenni, soprattutto se appartenenti a gruppi vulnerabili, come i minorenni di origine straniera. Il Comitato Unicef Regione Puglia, guidato dalla Prof.ssa Silvana Calaprice, ha promosso, così come in contemporanea in tutta Italia, la campagna “Io come Tu” e nella giornata del 20 novembre 2012 ed ha organizzato una giornata di riflessione e di impegni sui diritti dell’infanzia dal titolo “Facce d’Italia. Condizione e prospettive dei minorenni di origine straniera” presso l’Università degli studi di Bari, Salone degli Affreschi.
All’incontro hanno preso parte la Prof.ssa Silvana Calaprice, Presidente Regionale Unicef, l’Assessore Filippo Barattolo, Rosy Paparella Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza per la Regione Puglia, M. Volpicella, Vice Sindaco di Turi , M. Di Lorenzo, Direttore centro immigrati CARA di Bari-Palese, A. Cammalleri Dirigente USR Regione Puglia e R. Diana Referente USR Diritti dei minori e cittadinanza.
Si è trattata una giornata interamente dedicata ai bambini e ai loro diritti e a parlare, quindi, di integrazione reale non solo le Istituzioni ma soprattutto i bambini delle Scuole primarie "Japigia I", e "JapigiaII" di Bari e "De Amicis" di Acquaviva delle Fonti, che si sono esibiti con canti e recite, nonché con pensieri spontanei su suggestioni inerenti alla giornata all’iniziativa in corso. Tra le testimonianze ricordiamo il Giudice onorario del Tribunale per i Minorenni di Bari, Michele Corriero, che ha presentato la Campagna UNICEF "Io come TU": Razza di birbanti. I ragazzi sono tutti uguali. Perché i loro diritti no? e i Referenti del Centro di Accoglienza richiedenti asilo (CARA)
Bari-Palese, il dott. Moro e la dott.ssa Perrone, che riportavano quanto fatto per i bambini presenti nel centro con il Progetto S.M.I.L.E. (Screening Malattie Integrazione Lavoro Educazione) realizzato grazie al supporto quotidiano di medici e operatori volontari. Per l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale (U.N.A.R.) della Presidenza del Consiglio dei Ministri è intervenuta la Referente regionale, Irma Melini, che ha ricordato l’importanza dell’informazione e della formazione dei bambini come degli adulti in tema di diritti e loro affermazione, nonché il numero verde 800901010 e il sito www.unar.it per denunciare, come vittime o testimoni, una presunta discriminazione.
Protagoniste le scuole anche grazie alla presenza della Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, Prof.ssa Diana e i quattro Comuni, Turi, Acquaviva e Bari, che hanno accolto l’appello dell’Unicef a riconoscere la
cittadinanza onoraria ai bambini stranieri. Il comune di Bari pe voce del Delegato del Sindaco, l’Assessore Filippo Barattolo, si è impegnato a far deliberare la Giunta in favore dell’integrazione dei bambini di cittadinanza non italiana.
Durante il simposio il Corriero ha sottolineato che la cittadinanza è un diritto esigibile e la campagna che ha promosso l’Unicef è uno strumento per rendere meno invisibili i bambini che hanno diritto di esprimere la loro identità soprattutto attraverso la conquista della cittadinanza di un paese dove sono nati, cresciuti o emigrati. La cittadinanza è un punto di partenza che li porterà a crescere e a emergere come futuri uomini o donne e quindi soggetti attivi nella società.
Nell’ultima fase del convegno sono intervenuti i bambini e fra le riflessioni più emozionanti è rilevante la frase di un bambino della scuola primaria di “Japigia I” che ha riferito di avere avuto delle aspettative diverse della giornata, aspettandosi argomenti noiosi, ed invece ha sottolineato che grazie a queste ore trascorse fuori l’istituzione scolastica ha compreso quanto sia importante far sentire a casa i bambini di nazionalità diversa da quella italiana, lontani dagli affetti, dalle abitudini e dai luoghi che rappresentano la loro origine. Silvana Calaprice Presidente Regionale Unicef ha chiuso il convegno ricordando che queste giornate sono organizzate al fine di rivelarsi alla gente e sensibilizzare l’azione che propone l’Unicef e sono un doveroso momento di riflessione ed autovalutazione onesta verso il percorso che si sta costruendo grazie al costante lavoro dei volontari Unicef a livello regionale e nazionale.
Foto di Teresa Ranieri