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Sarà l’attore Peppe Barra con lo spettacolo “Canto e racconti”, in scena venerdì 9 alle 21 (repliche sabato 10 alle 21 e domenica 11 alle 18, info: 080.542.76.78), ad aprire “Actor”, la rassegna che il Nuovo Teatro Abeliano dedica, ormai da decenni, al grande teatro di tradizione e alla centralità scenica dell’attore.
Dopo alcuni anni di migrazioni tra i vari palcoscenici cittadini, “Actor” torna a casa, nella nuova casa dell’Abeliano al quartiere Japigia, per ospitare otto compagnie tra le più rilevanti del panorama nazionale e per accogliere nuovamente, e con la giusta ospitalità, i numerosi abbonati che in questi anni non hanno mai smesso di fare sentire il proprio calore e la propria partecipazione, critica e appassionata, al Gruppo Abeliano e al suo direttore artistico Vito Signorile.
La proposta inserita in “Happy New Theatre 2012-13”, oltre alla nuova produzione del Gruppo Abeliano su testo di Raffaele Nigro, prevede alcuni ospiti che possono considerarsi, a buon titolo, eccellenze consuete delle stagioni dell’Abeliano: Caterina Costantini, Antonio Salines, la più giovane compagnia Teatro Minimo, accanto a nuove proposte come i Cantieri Teatrali Koreja, Mario Perrotta, Iaia Forte che, a partire da testi e scritture sceniche inedite e contemporanee, incontreranno il pubblico sul difficile terreno della parola agita.
Ad aprire la stagione, da venerdì 9 a domenica 11, ci sarà un ospite straordinario, un grande amico e innamorato della nostra città, Peppe Barra con il suo “Canti e Racconti”, con Salvatore Esposito (chitarra), Paolo Del Vecchio (mandolino) e Luca Urciuolo (pianoforte e fisarmonica). Un esordio di stagione che non a caso parte dal più grande rappresentante del Teatro d’Arte Popolare in Italia, a sancire una visione artistica che è proprio il cuore di “Actor”: la forza viva della tradizione popolare, permeata di storia, ricordi del passato e sogni per il futuro, presenti e contemporanei in ogni generazione e a tutte le latitudini grazie alla qualità, tutta umana e imprescindibile, della passione e dell’amore per sé e per la vita.
Quando si dice che Peppe Barra rappresenta l’anima più vera e potente di Napoli, certo si dice il vero, ma la sua è un’arte che sta stretta nei confini perché la sua autenticità la rende universale. Barra non interpreta la tradizione, lui è la tradizione, sacra e profana, che vive e palpita in questo secondo millennio. Lo spettacolo “Peppe Barra Canti e Racconti” sintetizza le qualità di attore e cantante di Peppe Barra che racconta e si racconta con semplicità, avvalendosi di un immenso bagaglio artistico e culturale. Barra, che firma anche la regia, fa di questo spettacolo un tributo alla sua carriera, alla sua famiglia e ai grandi autori di Napoli, da Eduardo a Totò, da Di Giacomo a Basile.
All’inizio è una voce dal buio: “Nce steva ‘na vota…”. Entra Peppe, diabolico affabulatore dalle mille voci, cantastorie per un pubblico di tutte le età, che, con il prezioso aiuto di Salvatore Esposito, anch’egli attore e cantante, ci guida in un magico viaggio nel mondo del teatro e del varietà fino alle favole popolari del Pentamerone. Molte delle canzoni sono moderne fiabe musicali che non hanno paura di confrontarsi con tematiche leggere o con argomenti di impatto sociale, sempre affidandosi alla raffinata scrittura musicale e poetica di musicisti straordinari come quelli che compongono la sua compagnia musicale.
La sua grande esperienza di cultore e di interprete esplode nei segreti labirinti della tradizione campana. Per queste antiche strade, musica, canto e parole si fondono in un tutt’uno. E allora il pubblico ammaliato dal suono del dialetto e dalle note che avvolgono ogni parola, verrà irretito, come un bambino, dalle storie comiche sapienti e barocche de “Lu Cunto de li Cunti”, passando per le più belle pagine della cultura popolare del meridione. E’ uno spettacolo in cui il teatro si trasforma in una trama fitta di sogni, desideri, passioni e sentimenti, citazioni e ricordi, una confessione emozionale e sincera sulla ragione stessa di fare il mestiere del teatrante. E’ qui che le sue doti di “animale da palcoscenico”, maestro della comunicazione, raggiunge la più completa e ineguagliabile forza di attrazione.