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Sono cambiate le regole del gioco: la città reclama una nuova visione strategica. Lo scenario metropolitano mostra oggi la spontaneità e il disordine della foresta. Ma anche la sua capacità di riprodursi e di espandersi, trovando sempre nuovi equilibri.
Come farsi strada nel groviglio di funzioni e disfunzioni del nostro habitat quotidiano? Come esplorare, tra agguati e richiami, spazi vitali e zone d’ombra dell’attuale ecosistema urbano? Questi alcuni degli interrogativi lanciati dalla quarta edizione del Convegno internazionale di studio La città senza nome | Foreste urbane (Auditorium del Museo MAXXI – Roma, 22-23 novembre 2012) ideato dal Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo, diretto da Fulvio Caldarelli e Maurizio Rossi, e dall’Associazione Italia 2020 guidata da Claudio Cipollini.
Un appuntamento organizzato in collaborazione con il Museo MAXXI Architettura e con il contributo di Eurosky Tower, main sponsor dell’evento.
Cinque parole chiave, cinque sessioni per afferare – con mano complessa – il paesaggio contemporaneo: gestire,
vivere, produrre, muovere, sperimentare. L’approccio interdisciplinare e propositivo che ha sancito il successo delle
precedenti edizioni del convegno, anche questa volta, promette di generare un cortocircuito di visioni apparentemente distanti ma capaci di sollecitare un nuovo sguardo sulle criticità dell’attuale scenario urbano e sulle possibili risposte progettuali. Tra i protagonisti: Alberto Abruzzese, Giandomenico Amendola, Giovanni Anceschi, Vittorino Andreoli, Padre Cesare Atuire, Edoardo Boncinelli, Achille Bonito Oliva, Aldo Bonomi, Luigino Bruni, Pippo Ciorra, Aldo Colonetti, Gillo Dorfles, Simon Giles, Andrea Granelli, Vittorio Gregotti, Francesco Indovina, Gian Piero Jacobelli, Mario Morcellini, Nuno Portas, Franco Purini, Carlo Ratti, Giuseppe Roma, Francesco Rossi, Fabiola Sfodera, Virgilio Sieni, Riccardo Venturini.
La città è “luogo comune”, spazio dell’abitare in cui trovano cittadinanza necessità e urgenze diverse: impossibile
formulare soluzioni innovative senza prestare ascolto alla polifonia di voci che animano la foresta urbana.
“Produttori” e “consumatori” di paesaggio sono inviati – ancor prima che alle due giornate di studio – a lanciare un
segnale, suggerire appostamenti strategici e coordinate sulla mappa di www.cittasenzanome.org per condividere i
link verso contenuti di interesse sul web (siti, blog, video e gallery).
Superati i recinti disciplinari, il sentiero di marcia tracciato dal programma del Convegno approda alla Tavola
Rotonda “Verso un Manifesto per le foreste urbane” chiamando in causa chi, di fatto, amministra il territorio.
Orientamenti e sconfinamenti diventano intento programmatico, in direzione dell’innovazione e di una governance
partecipata e condivisa. Ingresso libero.
Per prenotazioni: info@cittasenzanome.org