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I tre assi del golf azzurro, Matteo Manassero, Edoardo e Francesco Molinari. E poi l’elitè mondiale del green rappresentata, tra gli altri, dal tedesco Martin Kaymer, dal belga Nicolas Colsaerts, dal capitano della formazione europea di Ryder Cup, lo spagnolo Josè Maria Olazabal, dall’altro iberico Miguel Angel Jimenez, dallo scozzese Colin Montgomerie e dal campione uscente, l’inglese Robert Rock.
E’ sufficiente leggere il ‘field’dei 156 partecipanti attesi per capire il livello eccellente del 69 Bmw Italian Open di golf in programma al Circolo Royal Park I Roveri di Fiano Torinese (Torino) dal 13 al 16 settembre prossimo.
«Il golf è ormai uno sport olimpico e quindi parte il programma per Rio 2016, dove esordirà ufficialmente – sottolinea il presidente della Federgolf, Franco Chimenti -. Siamo considerati al massimo dai vertici del Coni, con questo Open ci affermeremo definitivamente. E se vincesse un italiano ancora meglio…».
La vittoria azzurra manca dal 2006, quando fu Francesco Molinari sul green di Tolcinasco ad aggiudicarsi il titolo. Il torinese ci riproverà, in attesa di sbarcare in Ryder Cup con la squadra europea a fine mese negli Stati Uniti. E con lui il fratello Edoardo, che rientra in gara dopo l’operazione di due mesi fa al polso. «La mano è ok – dice – Dodo Molinari – ho ricominciato a praticare da una settimana per presentarmi in buone condizioni, darò il massimo. Spero sia l’Open d’Italia degli italiani, il Royal Park è il più bello tra i circuiti continentali e spero in un successo azzurro».
Per il primo anno si pagherà l’ingresso – biglietti tra i 20 e i 30 euro (Under 16 a due euro), già mille venduti in prevendita – tanti saranno gli eventi collaterali con protagonisti i fratelli Molinari, Manassero e gli altri azzurri, Gagli, Colombo e Pavan.
La quattro giorni di gara andrà in diretta su Sky Sport 2: l’emittente satellitare garantirà 20 ore di diretta e oltre 50 totali di produzione.
Sull’eventualità che questo sia l’ultimo Open ospitato dal Royal Park I Roveri, il presidente federale Chimenti ha dato ampie rassicurazioni. «Non vedo – ha detto – perchè dovremmo cambiare e non vedo perchè dovrei tradire il rapporto con la famiglia Agnelli in cui credo tanto. La Ryder Cup in Italia? Il Royal Park deve attrezzarsi in termini di spazi per metterci in condizione di proporlo come sede per un’edizione futura in modo che si possa sperare che la richiesta possa essere esaudita».