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<<Che la cultura sia con voi>>, questo l’auspicio lanciato a mo’ di incipit della conferenza stampa che ha presentato la stagione teatrale 2012/2013 di Galleria Toledo. Padroni di casa Rosario Squillace e Laura Angiulli, con quest’ultima appassionata relatrice che ha snocciolato nel lungo incontro con la stampa il munito programma: un cartellone con trentadue titoli, che vuole rappresentare una scelta fattiva e costruttiva, animata dalla volontà di non lasciarsi sopraffare dalla crisi che tutto attanaglia e fagocita, ma che mostra lo slancio reattivo proprio di chi rilancia sul piatto piangente le fiches della passione.
L’apertura vedrà in scena quel classico partenopeo mai troppo praticato che è Antonio Petito, con “’O Paparascianno”, riletto e diretto dalla stessa Angiulli; è un discorso, quello dei classici e del lavoro sui repertori, che Galleria Toledo si propone di perseguire senza però perder di vista il teatro contemporaneo e l’innovazione.
La programmazione spazierà pertanto dal teatro classico – con Shakespeare imprescindibile nume tutelare, riproposto con “Riccardo III” e “La bisbetica domata” – fino alle nuove sperimentazioni della rassegna “Stazioni d’emergenza”, con sei giovani compagnie accuratamente selezionate da un qualificato consesso di esperti tra le oltre duecento che s’erano proposte. Tra i due poli, tanto teatro che s’affida a nomi preclari della scena nazionale: da Giulia Lazzerini che porterà in scena “Muri”, spettacolo che prende le mosse dalla legge Basaglia, all’accoppiata Gifuni-Bergamasco, impegnati insieme in una lettura drammatizzata de “Il Piccolo Principe” e singolarmente (la Bergamasco) in una rivisitazione dell’Anna Karenina di Tolstoj, per la regia di Giuseppe Bertolucci; e poi quel connubio tra danza e videoarte che è il Movi|Mentale, musica, con le esibizioni di Giulio Casale e di Gian Maria Testa, passando per i Posteggiatori Tristi, e perfino due convegni tenuti dai docenti universitari Mario Mastropaolo e Luigi Mascilli Migliorini, a testimonianza ancora una volta della contiguità tra Galleria Toledo e l’Università. Contiguità culturale che abbraccerà anche l’Institut Français con la messa in scena in lingua di “Trois femmes à la mer”, di Liuba Scudieri.
In cartellone, oltre ai nomi di spicco di Emma Dante (a gennaio in scena con “Acquasanta”), e Fausto Paravidino (“Il diario di Mariapia”), non mancano concessioni alla comicità, con “Angelica” di Andrea Cosentino e “Le guerre di Walter”, tributo alla verve comica di Walter Chiari Prospero Bentivenga, “Rosso caffeina” di Alessia Siniscalchi, “Monnezza”, di Carmine Borrino e Peppe Miale, tratto dall’omonimo libro di Francesco De Filippo, per finire con “Depressiòn Napulitèn”, di Domenico Ciruzzi, con Antonella Stefanucci e Tonino Taiuti.
D’attenzione particolare si preannuncia meritevole “Lenòr”, per la regia di Carlo Bruni, reduce dall’esperienza del Teatro Kismet di Bari, il cui allestimento, incentrato sulla figura storica di Eleonora Pimentel de Fonseca, farà il paio con “Il baciamano”, di Manlio Santanelli, anch’esso ambientato per le vie della Napoli del 1799.
A completare il quadro che rischiarerà le sere di Montecalvario, “Celestina”, dall’opera di Alejandro de Rojas, per la regia di Alessandra D’Elia, “Sussurri, la voce del corpo”, di Antonella Tudisco, “Giorni scontati”, di Luca De Bei, “Pezziduomo”, di Duccio Canestrini, “Poco lontano da qui”, di Chiara Guidi ed Ermanna Montanari, “Re sacerdote e profeta”, di Maurizio Igor Meta, ancora la danza con “Skylab”, per finire con “Teresa”, per la regia di Norma Martelli.
Infine, le ultime due settimane di programmazione saranno dedicate al ricordo di Antonio Neiwiller, protagonista della scena teatrale napoletana, a vent’anni dalla sua scomparsa.