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Si è innaugurato martedì sera il festival Samsung Galaxy City Sound, e per la prima volta l’Ippodromo del Galoppo di Milano ospita dei concerti. Questo festival è stato molto discusso e si temeva per l’impatto che poteva avere il cambio di location, dato che per tanti anni si è svolto nell’affascinante scenario dell’Arena Civica. Le aspettative sono state sorprese e la scelta della location, a mio parere, decisamente promossa. Ottimo sound, accesso fruibile, spazi aperti, ottima organizzazione.
La serata era fresca e piacevole, e, mentre una enorme luna rossa appariva alle nostre spalle, sul palco saliva, con un bel turbante arancione, “L ‘usignolo di Woodstock”, una donna che per tutta la sua vita ha usato la sua splendida voce per far volare in giro per il mondo dei messaggi d’amore, di pace e di speranza. È lei, Joan Baez, l’icona del pacifismo per i diritti civili che sale sul palco un po’ in sordina, davanti ad un pubblico emozionato di nostalgici sessantenni, che Woodstock l’ha vissuto davvero, e giovanissimi, coi fiori fra i capelli e un nastrino sulla fronte, per i quali Woodstock è un mito, un sogno, qualcosa che oggi sarebbe difficile da rivivere.
Il pubblico è in silenzio, quasi in contemplazione, e la splendida voce di Joan vibra nell’aria (come solo lei sa fare), ed’è la chitarra ad accompagnarla. Non c’è energia dirompente ma dolce e sussurrata, delicata ed elegante. Le parole non sono cambiate, sono ancora quelle di amore, ed è ancora viva la voglia di cambiare il mondo. Le canzoni, sue o interpretate, sono quelle più amate dal pubblico, come Scarlet Tide, Farewell Angelina, The Lily Of The West, Catch The Wind, With God On Our Side e It’s All Over Now Baby Blue. Non è più sola sul palco, ma con quella che lei chiama la sua “big band” ossia due sublimi compagni di palco, che l’accompagnano suonando alternativamente chitarra, basso, percussioni, banjo e fisarmonica.
Il pubblico non si scompone, fino a quando un’inaspettata ospite, Marianne Aya Omac, sale sul palco con lei e con una splendida e imponente voce intona un “caliente” pezzo in spagnolo. Le due cantanti si accompagnano vicendevolmente, e Joan non è più protagonista ma cede il passo alla forza dirompente di questa donna che batte le dita sulla chitarra, fa suoni e ritmi storcendo la bocca, e fa esplodere la sua voce greve.
Il pubblico finalmente si accende. Joan canta in spagnolo, arabo, italiano, perché la musica e la pace non hanno confini, non hanno un linguaggio, devono essere regalati alla gente in tutti i modi possibili. È un omaggio a chi nel mondo lotta per un messaggio di pace, dai grandi nomi come Martin Luter King allo sconosciuto soldato o attivista.
Dalle gradinate il pubblico invade l’ampia area intorno alla platea e la zona sotto il palco, e anche la gente in platea si alza e si spinge verso il palco in una sorta di abbraccio globale verso una donna che è stata, e sempre sarà, un mito.
Avevo accanto a me una anziana di almeno 85 anni, e un giovane di 18, ed entrambi cantavano a scuarcia gola le canzoni, che hanno fatto la storia della musica, dando ad essa un enorme potere aggregativo, e sociale, che non unisce solo un grupo di gente sotto al palco, ma persone di tutto il mondo, che enprimono con la musica un unico messaggio di pace e d’amore.
Joan saluta il pubblico, ma le ovazioni sono tali che esce ancora per ripetuti bis. E’ la volta di C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, di Imagine, e non c’è neanche uno spettatore che non muova anche solo le labbra.
Insomma, un concerto da non perdere!
Prossime date per Joan Baez www.dalessandroegalli.com:
6 luglio Cavea Auditorium Parco della Musica – Roma;
7 luglio Piazza Fiera – Trento
Prossime Date per il Samsung Galaxy City Sound citysoundmilano.com:
08 Luglio R. MANZAREK & R. KRIEGER OF THE DOORS
11 Luglio MARILYN MANSON
12 Luglio B.B. KING
15 Luglio WIZ KHALIFA
17 Luglio THE STONE ROSES
18 Luglio ALANIS MORISSETTE
19 Luglio KASABIAN
20 Luglio GIORGIA
25 Luglio FIORELLA MANNOIA
27 Luglio THE BEACH BOYS
30 Luglio ALICE COOPER
Foto di Mariagrazia Giove, riproduzione non consentita