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Credete che la fotografia sia un’attività noiosa fatta soltanto di pose estenuanti e sonnolente mostre di ritratti o paesaggi? Ecco l’occasione giusta per ricredervi! Una decina di giorni fa si è infatti tenuta, nella fascinosa cornice di Russell Square presso il quartiere londinese di Camden, un’iniziativa che smentisce completamente questa visione stereotipata della fotografia: un flash-mob che ha coinvolto un centinaio di fotografi, amatori e professionisti, che si sono trovati a “giocare” insieme con la fotografia per una trentina di minuti, e a condividere un’esperienza ludica e stimolante.
Il flash-mob, per chi non lo sapesse, è una sorta di performance collettiva che raduna in uno spazio pubblico un gruppo di persone precedentemente contattate attraverso media e passaparola. Oltre che occasione di divertimento per i partecipanti, ai quali viene richiesto dagli organizzatori di compiere alcune azioni, il flash-mob si presenta anche come esperienza artistica non riproducibile, dipendente da fattori spazio-temporali ben precisi.
Così è stato anche il photo flash-mob di Russell Square, che si inserisce nel ricco calendario di eventi del London Festival of Photography 2012. Gli organizzatori hanno contattato i partecipanti via mail, chiedendo loro di portare una macchina fotografica, un lettore mp3 dotato di cuffie auricolari sul quale scaricare una specifica traccia audio che era tassativamente vietato ascoltare prima dell’inizio del flash-mob, e infine di settare gli orologi sull’ora di Greenwich, in modo che l’orario coincidesse esattamente per tutti. La location è invece stata svelata soltanto il giorno prima dell’iniziativa.
Allo scoccare dell’ora X, le 18:30, Russell Square si è animata con una grande varietà di persone armate di macchine fotografiche di tutti i tipi – dalla Reflex ultimo modello all’essenziale fotocamera del cellulare – che, ascoltando la traccia sui loro lettori mp3, hanno cominciato a svolgere le azioni richieste dagli organizzatori. A guidare gli oltre cento partecipanti la voce del fotografo italiano trapiantato a Londra Mimì Mollica, che dopo aver chiesto loro di formare un grande cerchio intorno alla piazza ha cominciato a leggere alcune istruzioni.
La prima richiesta ai partecipanti è stata quella di farsi una foto-ritratto in “stile facebook”, nella quale cercassero di apparire “cool” e “sexy”. La seconda quella di fotografare un esempio di “wildlife”, non difficile da trovare nel parco di Russell Square. Mollica ha poi sollecitato i fotografi a zoomare su di un dettaglio che suscitasse il loro interesse. Come quarta istruzione i partecipanti, partendo dal centro della piazza, hanno dovuto girarsi e camminare fino a che un ostacolo non bloccasse loro il passo, e quindi fotografare qualsiasi cosa colpisse la loro attenzione. La quinta istruzione è stata invece quella di immortalare un fotografo che stesse fotografando un fotografo. Con la sesta ed ultima istruzione, Mollica ha chiesto ai partecipanti di unirsi in una catena umana e fare fotografie a destra e manca ballando la Conga. E’ quasi superfluo sottolineare l’atmosfera festosa che si è creata a questo punto.
Al termine del flash-mob, come per tradizione in questo genere di performance, i partecipanti sono stati invitati a disperdersi come se nulla di strano fosse accaduto. Ma da questa esperienza interattiva sono nate delle nuove amicizie: non è perciò da escludere che molti dei partecipanti, invece di tornare subito a casa, si siano recati a bere una birra insieme al pub più vicino, e a discutere della loro comune passione fotografica. Il risultato tangibile del photo flash-mob, cioè le fotografie fatte dai partecipanti, verranno poi condivise sulla pagina facebook del London Photography Festival. L’autore della migliore istantanea verrà infine premiato con una macchina digitale Olympus.
Il London Photography Festival 2012 è una delle manifestazioni fotografiche di maggiore portata mondiale. Con un numero complessivo di 18 esibizioni e di oltre 30 eventi satellite, il Photography Festival coinvolge alcune delle più prestigiose sedi museali della capitale londinese, come il Tate Modern, il British Museum e il Victoria & Albert. Iniziato ai primi di giugno, il festival durerà per tutto il mese ed alcune esibizioni si protrarranno approssimativamente fino alla fine di agosto.
Tra i fotografi che espongono le loro opere figurano nomi di primissimo piano come Jodi Bieber, Steve Bloom ed Edward Burtynsky. Tanti anche gli autori giovani ed emergenti. Numerosi gli eventi indirizzati espressamente a coinvolgere il pubblico: oltre ad iniziative emblematiche come il photo flash-mob, decine di conferenze, concerti e proiezioni cinematografiche.
Per il calendario del London Photography Festival 2012 clicca qui (http://www.lfph.org/)