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Un grande concerto quello che si è svolto ieri sera all’arenile di Napoli. Protagonista Samuele Bersani che canta sotto un cielo di stelle i suoi brani che entrano di diritto dopo venti anni di carriera del cantante romagnolo nella storia della musica italiana di qualità.
E’ un fiume in piena Samuele Bersani e c’è da dire che si fa travolgere anche dal calore dei 4mila presenti tutti innamorati delle sue canzoni che come tema spaziano dall’amore alla politica. Due ore esatte di concerto che portano Samuele ad essere un nuovo innamorato di Napoli e della sua gente. Lui che ha avuto come primo maestro e come primo estimatore delle sue canzoni e dei suoi testi il grande Lucio Dalla che di Napoli ne era entusiasta. Ed a metà concerto Bersani regala proprio a Dalla due minuti di applausi dopo aver cantato la sua "Canzone" e dopo aver consacrato lo stesso cantante bolognese come il vero numero uno della musica italiana. Simpatico ed anche commovente il siparietto che Bersani regala al pubblico di Napoli dove svela il retroscena proprio della nascita di quest’ultima canzone nata negli studi di registrazione di Lucio Dalla che appunto lui stesso ha cantato sabato sera. Non manca nel corso del concerto stesso una frecciatina a Gino Paoli -reo- di non aver creduto in lui all’inizio della carriera o ad altri esponenti della musica italiana che venti anni fa lo hanno decisamente snobbato. Ma l’unico come detto prima fu Lucio Dalla con il quale Bersani si puo’ dire e lui stesso lo ribadisce sul palco ha avuto quasi un rapporto da padre-figlio. Tornando al concerto Bersani regala subito emozioni cambiando la scaletta in corsa e canta una delle più belle canzoni del suo repertorio: Spaccacuore. Straordinarie anche "Replay" che lui stesso giudica una delle più belle canzoni da lui interpretate, "Freak" che coinvolge ancor di più il pubblico napoletano e "Coccodrilli" dove Bersani si esibisce quasi in un rap popolare. Ma le emozioni più grandi il cantante nato a Rimini quarantadue anni fa, le offre quando quasi alla fine del suo concerto canta l’attesissima "Giudizi Universali", un mix di amore, emozioni ed un testo che è stato giudicato come uno dei migliori in assoluto nella storia della musica italiana vincendo,infatti, anche il Premio Lunezia ’98 proprio come miglior testo letterario. Gran successo anche per "Psycho"ultima canzone da lui scritta del 2012 e "Un pallone" presentata all’ultimo festival di Sanremo e vincitrice del premio della critica "Mia Martini" e dedicata al mondo del calcio che è sempre meno sportivo e sempre più malato di affari sporchi. Il concerto termina con la canzone che lo stesso Bersani definisce come unica rock interpretata da lui stesso e cioè "Cosa vuoi da me". Samuele Bersani appena quarantaduenne, conta già dopo oltre venti anni di carriera nove album pubblicati, sette in studio e due raccolte. Cantante a volte anarchico non nasconde nei suoi concerti e nelle sue parole la sua ideologia decisamente di sinistra e tendenzialmente molto vicina alla gente. E questo lo dimostra anche nel dopo-concerto dove si concede alla folla entusiasta con foto ed autografi. Nella sua ancora breve carriera ha cantato anche con artisti di grande fama mondiale come Raf,Goran Bregovic, Sergio Cammariere, Laura Pausini, con il grande Lucio Dalla e con la grandissima Mina. Autore anche della colonna sonora del film di Aldo, Giovanni e Giacomo "Chiedimi se sono felice", Samuele Bersani dimostra di avere nei suoi testi una personalità non comune e di comunicare sempre quello che pensa cosa molto rara di questi tempi. Un cantautore che ha ancora tanto da dirci e da farci ascoltare perchè le sue canzoni sono emozionanti e sottili, dirette e mai false. Se capita dalle vostre parti non perdetevi un concerto che si ascolta con facilità e con allegria, e che soprattutto regala due ore di musica di qualità.