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Ritorna anche quest’anno, per la terza edizione, il Festival di Cinema & Letteratura nei castelli “Del Racconto, il Film”, iniziativa che coniuga film e libri di argomento sociale, toccando tematiche legate al territorio, ai cittadini e alle istituzioni. Dal 16 giugno al 25 agosto il festival propone una serie di appuntamenti in quattro comuni pugliesi: Mola di Bari, Bitritto, Barletta e Putignano, quest’ultimo sede di una puntata off fuori dai castelli.
La co-direttrice della manifestazione, Annamaria Minunno, ha introdotto illustrando le novità di questa terza edizione. Il programma prevede 34 appuntamenti, realizzati con l’ausilio e il coinvolgimento di associazioni e altre cooperative sociali, nel corso dei quali verranno proposti un film e un libro nella medesima giornata (inizio intorno alle 19.30), alla presenza dello scrittore e degli artisti impegnati nella pellicola.
Nuova è anche, per l’edizione 2012, la presenza di tre spettacoli teatrali, tra i quali il 2 luglio, la prima esperienza teatrale itinerante della Cooperativa Sociale “I bambini di Truffaut”, in collaborazione con l’I.I.S.S. “P.Sette” di Santeramo in Colle. Esperienza inedita sarà anche la tappa fuori dai castelli denominata “Del Racconto, il Film off”, che si terrà il 9 luglio a Putignano presso l’ex macello, immobile recuperato e particolarmente prezioso per il territorio, a cura del Consorzio Imake. L’evento “Del racconto, la vita” si arricchirà della presenza di Beppe Englaro, padre di Eluana e Mina Welby, moglie di Piergiorgio. Ultima novità sarà infine la chiusura del festival di quest’anno con la Notte Bianca del Cinema che si svolgerà a Mola di Bari il 25 agosto.
Nel suo intervento il sindaco di Mola di Bari, Stefano Di Perna, ha sottolineato come sia stato decisivo ai fini della realizzazione ed ampliamento del programma di quest’edizione, il supporto dell’amministrazione comunale che ha sempre creduto e continua a credere “che, in questi tempi difficili per le amministrazioni è necessario saper riconoscere e puntare su eventi di qualità, confermando che la scelta dell’investimento nella cultura rappresenta l’unica strada per superare momenti critici come quelli che stiamo vivendo”.
La parola è poi passata al direttore del festival, Giancarlo Visitilli, presidente della cooperativa sociale “I bambini di Truffaut”, che insieme ad Annamaria Minunno e Michele Campanella hanno organizzato la terza edizione di questa iniziativa praticamente autofinanziata, infatti la spesa complessiva di 37.000 mila euro è coperta per 29.000i dal comune di Mola e per la restante parte dal comune di Bitritto e dalla Regione Puglia.
Visitilli ha inoltre spiegato la scelta di aprire questa terza edizione, sabato 16 giugno a Mola di Bari, con un omaggio alla poesia e alle parole di Francesco Laudadio, intellettuale pugliese che ha lavorato lungo tutta la sua vita su tematiche fortemente vicine all’impegno della cooperativa “I bambini di Truffaut”. In tale occasione, “Del Racconto, il Cinema”, si parlerà del libro, pubblicato dopo la sua morte, “Scrivano Ingannamorte”.
Diverse le tematiche che verranno affrontate di volta in volta, sera dopo sera lungo l’estate; si parlerà, tra l’altro, di antiviolenza con Marco Spagnoli ed Andrea Sartoretti, di genitorialità, di verità con Mina Zapatero, una delle testimoni di quanto accaduto nei giorni del G8 di Genova nel 2001, di ingiustizia con attori e produttore di “Diaz”, il film tanto discusso di Daniele Procacci, del mare e dei suoi naviganti con la proiezione di “L’Isola” di Costanza Quatriglio, di discriminazione, in collaborazione con l’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), di Italo Calvino, insolito narratore di tematiche sociali, di Europa, grazie al gemellaggio Italia-Spagna nell’ambito del programma “Europa per i cittadini della UE”, di popoli, con la proiezione del documentario “Guinea Bissau – a 1 ora da qui”, di bambini, di diversità, di mafia con il procuratore di Torino Gian Carlo Caselli, del grande cantautore Giorgio Gaber, di solidarietà, di silenzio, con lo scrittore Fulvio Ervas, autore del libro “Se ti abbraccio non aver paura”, di adolescenza con la proiezione del film di Pippo Mezzapesa, “Il paese delle spose infelici”.
Un modo nuovo e vario di accostarsi ed interessarsi al sociale, imparando a conoscere tematiche che ci sono sempre più prossime, ma di cui spesso non ci accorgiamo. Non resta che affidarsi a “cultura, arte e civiltà” per sentirsi protagonisti attivi di questa nostra democrazia contraddittoria ma feconda.
In foto il direttore del festival Giancarlo Visitilli insieme alla co-direttrice Annamaria Minunno