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Un discografico un giorno mi ha detto “la musica è un’arte visiva”,e vedendomi perplessa, mi ha risposto semplicemente “perché evoca immagini.” E se pensiamo a come la musica sia diventata una parte fondamentale nella realizzazione di un film, non possiamo che dargli ragione. Perché la musica, oltre ad aiutare un regista ad esprimere meglio le emozioni che vuole trasmettere, aumentando il pathos, creando tensione e attesa, inequivocabilmente aiuta il film a essere ricordato negli anni a venire. Basti pensate ai film che sono legati alle musiche di Ennio Morricone, Nino Rota, Luis Bacalov, Thomas Newman… Riascoltando il tema del Nuovo cinema paradiso, il viso di Salvatore Cascio e di Philippe Noiret ritornano nella mia mente anche se non vedo questo film da un tempo lunghissimo.
Ed è per questo che io e il collaboratore della redazione di Milano, Alessandro Perrone, che scrive di cinema, abbiamo deciso di intervistare a quattro mani un regista emergente, Fausto Caviglia, e i Sursumcorda, il gruppo che ha musicato l’ultima sua opera, Francesco e Bjorn, corto premiato a Gaeta al festival Corto d’Autore, col riconoscimento di migliore colonna sonora della rassegna, al concorso RacCorti Sociali che lo vede secondo classificato come miglior film regia e migliore colonna sonora, e selezionato a "Tracce cinematografiche film festival" e a "Salento Finibus Terrae".
Quando abbiamo chiesto ai Sursumcorda quando e perchè Fausto Caviglia, ci hanno raccontato un po’ la loro storia. Amici da tanti anni, Fausto e i due elementi che hanno dato vita ai Sursumcorda, Piero Bruni, chitarrista, e Giampiero Sanzari, cantante e chitarrista, hanno visto evolvere il percorso creativo di entrambe le parti, fino a quando le loro strade hanno cominciato ad intrecciarsi e a fondersi in una sola. La loro collaborazione è cominciata quando Fausto ha realizzato dei videoclip per il gruppo, primo fra tutti il video del brano Via, che ha avuto una storia alquanto singolare, forse il primo video autoprodotto andato in onda su Allmusic, ancora prima ancora che fosse prodotto e anche pensato il loro disco, che poi includerà questa canzone. Ritroviamo Fausto come autore del bellissimo video Bambino, realizzato con un unico piano sequenza, e poi nella registrazione di un video live durante un concerto al teatro civico Vercelli.
Tornando a Francesco e Bjorn, ci racconta Fausto, che stato un felice incontro creativo, non un lavoro commissionato da una parte, ma un confronto. Uno scambio di idee condivise e discusse. I Sursumcorda non avevano delle immagini sulle quali comporre, quindi all’inizio c’è stato un lavoro concettuale nel quale si è parlato molto della storia, che parla di un ragazzo autistico, e di quello che poteva nascere. Di seguito sono nate in parallelo le idee, le immagini e la musica. I Sursumcorda hanno composto diversi temi per il corto, quindi Fausto ha avuto la possibilità di scegliere, ma non solo, questa musica in maniera irrazionale ha stimolato certe immagini, non tanto durante il girato, ma nel montato. C’è stato quindi un reciproco aggiustamento, si è deciso insieme dove mettere e dove aggiungere, da entrambe le parti, così Fausto ha potuto proporre anche l’inserimento o l’esclusione di qualche strumento dal brano, e nello stesso tempo ha messo insieme le immagini con lo stesso ritmo che nasceva dalla musica, come se registrasse un videoclip. I Sursumcorda ci confessano di aver assimilato gli ingredienti per poi restituirli suonando, non conoscendo le immagini ma sapendo la storia, hanno parlato e discusso a lungo, buttando su un canovaccio le loro idee e poi ognuno si è dato spontaneamente un ruolo. Giocando con le note hanno potuto fondere le immagini che c’erano nella testa di ognuno di loro.
Ma parliamo un po’ dei Sursumcorda, di chi sono e cosa fanno. Abbiamo già detto che nascono dall’unione artistica di Giampiero Sanzari e Piero Bruni, un virtuoso duo di chitarra, e con gli anni hanno avuto un susseguirsi di elementi che entravano e uscivano dal gruppo, fino ad arrivare all’attuale formazione composta dai due chitarristi e da Saverio Gliozzi (Violoncello, Xilofono), Fabio Carimati (Batteria) ed Emanuele “Manolo” Cedrone (Percussioni). Un gruppo musicale che si sta esprimendo a ottimi livelli, come si denota dalla presenza di pubblico ai loro concerti. Tutti gli elementi arrivano da esperienze e scuole totalmente differenti, il che determina un difficile confronto iniziale, ma poi come per magia, le diversità si equilibrano e l’impatto esterno è di totale armonia.
Difatti, quando ho chiesto loro come nascono i loro pezzi e chi sono i compositori, la risposta è stata “Ogni pezzo nasce da tutti e da nessuno! Non è tanto interessante sapere da chi, ma come nascono i nostri pezzi. Sono quasi tutte idee che possono essere messe insieme o usate singolarmente, intuizioni… La cosa incredibile, che ci stupisce ogni volta, è quello che succede quando ci si riunisce tutti insieme! Si parte spesso da un tema, ma sono sei teste che lo affrontano! Si lavora su alcune idee, si parte da un’aspettativa e poi si arriva a tutt’altro, ad una svolta improvvisa. E poi arriva Simone, e anche lui col suo contributo sposta ancora la visione musicale. E la forma che nasce, che ne viene fuori, non è altro che un incontro di teste.” Simone Rossetti Bazzaro (Violino, Viola), è un elemento che spesso collabora con loro, come anche Alessandro Porro (Contrabbasso), Mell Morcone (Pianoforte) e Claudia Verdelocco (Oboe, Corno Inglese).
Quanto ci hanno raccontato rispecchia totalmente la loro musica, difatti è difficilissimo dare una definizione al loro stile. Loro amano definirlo Cantautorato eclettico. “Prendi ad esempio l’architettura, può capitare di guardare un palazzo che ha subito diversi stili, che ha elementi dell’ottocento, altri del novecento…e via dicendo, ma a guardandolo ti sembra uno stile unico perché armonizzato, così siamo noi, e così è la nostra musica.” Uno degli elementi di maggiore ispirazione nelle composizioni dei Sursumcorda è l’acqua, e lo ritroviamo nell’ultimo album La porta dietro la Cascata, nel video di Francesco e Bjorn, dove viene simulata con uno sgorgare di note dalla viola di Simone Rossetti Bazzarro, e per finire nel nuovo album, tutto strumentale, che sta per uscire (giugno), che si intitola appunto Musica d’Acqua. Nel 2013 uscirà invece un nuovo disco di canzoni.
Prossime sfide? Fausto Caviglia: "Collaborare ancora insieme. Se possibile in un progetto di lungometraggio." Saverio Gliozzi: "Registrare ‘Live’ ovvero fare un disco registrato in diretta senza editing." Giampiero Sanzari: "naturalmente i nostri dischi in uscita (Musica d’acqua a giugno e il nuovo disco di canzoni entro il 2013)"
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