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«Il mio Mojito alla Bodeguita e il mio Daiquiri al Floridita» scrisse Ernest Hemingway riferendosi ai suoi due bar preferiti nell’epoca in cui si aggirava per le stradine dell’Avana vecchia negli anni Quaranta e Cinquanta. Oggi, 26 aprile la Bodeguita celebra il suo settantesimo anniversario con una serie di manifestazioni assieme al Gruppo Palmares, che ne è proprietario.
Tra le varie iniziative è prevista l’uscita di un compact disc con le venti canzoni più richieste e ascoltate nel celebre locale, da Hasta siempre comandante ai temi di Compay Segundo e Buena Vista Social Club. Una vera e propria colonna sonora per i milioni di turisti che ogni anno visitano l’isola caraibica e almeno una volta arrivano nel tempio del Mojito per consumare, al prezzo di quattro dollari (quando il salario medio di un cubano sono 20) il rinfrescante cocktail a base di foglie di menta, succo di lime, rum, zucchero di canna, acqua tonica e ghiaccio, che in questi giorni si trasformerà addirittura in argomento di conferenze.
E per il 26 è prevista una cena di gala, che avrà inizio dopo la cannonata che segna le nove. Nel corso della serata saranno consegnati riconoscimenti alle persone che vi prestano servizio da almeno 15 anni.
La Bodeguita aprì i suoi battenti il 26 aprile del 1942 per iniziativa del commerciante Angel Martinez, ed era all’origine un piccolo negozio di alimentari. Oggi, tra le centinaia di quadri che adornano le sue pareti, il posto d’onore è ancora riservato alla foto che ritrae Hemingway assieme a Fidel Castro, scattata poco prima che lo scrittore americano lasciasse l’isola.