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Martin Scorsese ritorna al film documentario e dopo “No direction home – Bob Dylan” del 2005 e “Shine a light – Rolling Stones” del 2008 è la volta di “George Harrison -Living in the material world”, interamente dedicato ad uno dei musicisti più conosciuti ed apprezzati del panorama musicale mondiale. Proiettato ieri al cinema Galleria, per un solo giorno, il documentario è una produzione del 2011 realizzata in occasione dei cinquant’anni dalla nascita dell’immortale band The Beatles. Chitarrista, cantante e autore nonché storico componente del quartetto più acclamato, ricercato e conosciuto dell’intero pianeta, viene qui interamente indagato e rappresentato mediante i racconti e gli aneddoti dei suoi amici e compagni di viaggio più stretti. Produzione voluta e supportata dalla moglie Olivia, i 208 minuti necessari a raccontare la spiritualità, l’amore e la passione di Harrison coinvolgono e attirano, svelano il lato oscuro di una vita patinata interamente condotta su di un palco fin dall’età di 15 anni.
“George, come tutti, aveva due personalità molto forti e differenti tra loro”: è una delle descrizioni più frequenti fatte a suo riguardo dai vari personaggi che hanno collaborato a questo lunghissimo omaggio, tra cui Paul McCartney, Ringo Star, Eric Clapton, Yoko Ono, Patty Boyd e Ravi Shankar, solo per ricordarne alcuni. Ed infatti se una certezza emerge dall’intera visione del documentario è proprio quella legata al forte dualismo presente nella personalità di Harrison. Scorsese rimarca e approfondisce, come forse non era stato fatto in precedenza, la parte più introspettiva e meno materialista dell’uomo facendo emergere e scontrare le due entità con un risultato inaspettato che lascia il sapore di anni ormai passati, di vite irripetibili e possibili solo allora. Eppure quando lo show business legato alle star della musica doveva ancora davvero nascere, quando i concerti per migliaia di spettatori paganti erano arrangiati e non per pigrizia o incompetenza ma perché un fenomeno del genere non se lo aspettava nessuno, ecco emergere un personaggio come George Harrison che riesce a conciliare spirito e materia tramutando in musica la sua parte più interiore e privata non pensando a sé come ad un lavoratore del mondo della musica ma come un musicista a servizio del mondo. Precursore dei concerti di beneficenza con il “The Concert for Bangladesh” del 1971, apre la strada a nuove frontiere adesso battute non sempre con lo stesso intento.
Con “George Harrison -Living in the material world”, titolo più che eloquente, viene illustrato l’intero percorso di una vita, dal ragazzino all’uomo, dal personaggio pubblico a quello privato, seguendone l’evoluzione interiore ed il suo costante cambiamento, “intero senso dell’esistenza”, di un’anima tesa alla ricerca e al di là del terreno, accompagnati da una colonna sonora tra le più suggestive.
Programma Original Is Better 2012
Giovedì 26 Aprile
THE IRON LADY
di Phyllida Lloyd
con Meryl Streep
Giovedì 3 Maggio
HUGO CABRET
di Martin Scorsese
con Ben Kingsley, Sasha Baron Cohen
Giovedì 10 Maggio
THE DESCENDANTS – PARADISO AMARO
di Alexander Payne
con George Clooney, Shailene Woodley
Giovedì 17 Maggio
INTOUCHABLES – QUASI AMICI
(V.O. francese)
di Oliver Nakache e Eric Toledano
con Francois Cluzet, Omar Sy
Giovedì 24 Maggio
HYSTERIA
di Tania Wexler
con Maggie Gyllenhall, Hugh Dancy, Rupert Everett
Giovedì 31 Maggio
THE BEST EXOTIC MARIGOLD HOTEL – MARIGOLD HOTEL
di John Madden
con Judi Dench, Bill Nighy, Penelope Wilton
Orario spettacoli: 16.00 – 18.30 – 21.00
Tutte le proiezioni sono in lingua originale sottotitolate in italiano.
Prezzi d’ingresso
Intero: 5,00 €
Ridotto: 4,00 €