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Navegar è preciso (Navigare è necessario) è il titolo del nuovo progetto musicale degli Os Argonautas, presentato presso lo storico negozio Centro Musica di Bari da Digressione Music, l’etichetta discografica pugliese di Girolamo Samarelli. E’ intorno alla gioiosa esperienza del navigare che è nato e si è formato il primo lavoro di Giovanni Chiapparino (percussioni, celesta, pianoforte, fisarmonica, basso), Domenico Lopez (chitarra classica e “flamenco”, guitalele, chitarra portoghese) e Federica D’Agostino (voce), gli Os Argonautas, appunto, il cui nome riprende il titolo di una canzone di Caetano Veloso, un fado omaggio alla cultura portoghese e al grande poeta Fernando Pessoa.
Come Veloso avvertiva la necessità di creare e paragonava tale processo alla navigazione, così i “nostri” Argonauti hanno presentato il loro repertorio come lavoro in fieri, dove ciò che conta è la continua ricerca, il viaggio che essa comporta e non la meta. Il disco non si basa infatti semplicemente sul fado portoghese, ma sulle diverse declinazioni e contaminazioni derivanti dalla musica brasiliana, capoverdiana e anche da qualche nota d’autore italiana. Non meraviglia, pertanto, imbattersi in un fado italiano, come “Donna del poeta”, in cui Chiapparino immagina Ofelia Queiroz, l’amata del grande poeta portoghese Pessoa, cantare, con rabbia mista a dolore, frasi e versi tratti dalle stesse opere del poeta, troppo preso dalla scrittura da non riuscire a vivere con semplicità la sua storia d’amore con lei. “… Se è vero che il poeta è un fingitor, potrebbe amare Ofelia…”, D’Agostino interpreta in maniera eccellente le lacrime di un amore sofferto. Accanto a brani originali il disco presenta anche cover, come ad esempio Garça Perdida, brano della cantautrice portoghese Dulce Pontes, che, riprendendo il topos del fado tradizionale, racconta di una donna che aspetta.
E poi il tema dell’amore, la ricerca e l’incontro di culture diverse e tanto altro ancora, sempre in bilico tra nostalgia e speranza, tra lacrime e sorriso, come solo la struggente melodia del fado riesce a raccontare. Il disco, ha concluso Chiapparino, vuole rappresentare un viaggio, un’esperienza ciclica, poiché si parte, si torna per poi ripartire. Non resta, pertanto, che iniziare la “navigazione” degli Os Argonautas e vedere verso quali lidi conduce…buon ascolto!