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A conclusione di un lungo processo la Ratchadapisek Criminal Court ha emesso ieri una sentenza esemplare nei confronti di Tim Wongsiri per aver costretto tre minorenni a ripetuti rapporti sessuali con un uomo britannico emigrato in Thailandia.
Secondo l’accurata ricostruzione dei fatti, fra il 2004 e l’agosto 2010 la donna, originaria della provincia di Suphanburi e oggi cinquantenne, avrebbe obbligato tre ragazzine di età inferiore ai 15 anni, compresa la propria figlia, ad avere rapporti sessuali in cambio di denaro con Stuart Hargreaves Lloyd, britannico di 45 anni residente in Thailandia, condannato a sua volta a 21 anni di carcere per violenza sessuale su minori.
Entrambe le difese hanno negato le accuse nonostante le prove schiaccianti. Infatti la figlia di Tim Wongsiri e le altre 2 ragazzine hanno fornito, grazie soprattutto al supporto di psicologi e specialisti, informazioni dettagliate e verificate dalla polizia su luoghi, tempi e modalità dei fatti. Secondo la ricostruzione la donna, in passato lei stessa prostituta, avrebbe controllato la figlia ricattandola con la minaccia di non averle più consentito di andare a scuola qualora non avesse accettato di avere rapporti sessuali con l’uomo. La donna si sarebbe difesa accusando l’ex-marito di aver plagiato la figlia costringendola in qualche modo a creare la falsa accusa.
Il mercato del turismo sessuale è ancora oggi particolarmente fiorente nei paesi in via di sviluppo e il problema della pedofilia, nonostante gli interventi su più livelli, è tuttora una piaga diffusa nel sudest asiatico. I clienti provenienti dall’Europa occidentale, compresi gli italiani, prediligono le mete asiatiche e africane. In Cina si stima sia presente il maggior numero di bambini vittime di abusi (600 mila) seguita da India (575 mila), Messico (370 mila), Thailandia (300 mila).
Nonostante non sia noto l’esatto numero di bambini costretti alla prostituzione in Thailandia, l’Istituto di Ricerca del Sistema Sanitario riferisce che i minori rappresentino circa il 40% delle prostitute del paese. La Thailandia ha intensificato nel corso degli ultimi anni i controlli e inasprito le pene per i reati di violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione minorile. Associazioni governative e non hanno lavorato insieme al fine di ridurre drasticamente il problema. Fra i pochi dati statistici ufficiali quelli del 2008 secondo i quali oltre 27.000 fra donne e bambini vennero sottoposti a trattamenti medici per lesioni conseguenti ad abusi sessuali. Ogni anni sono decine le persone occidentali arrestate con l’accusa di pedofilia.
La controversa sentenza di ieri rappresenta un nuovo successo alla lotta alla pedofilia e allo sfruttamento dei minori nel turismo sessuale.