Tempo di lettura: 3 minuti
E’ stata giudice a X Factor e la sua pupilla, Antonella, e arrivata terza; ha recitato in due film, diretta da Ricky Tognazzi e da Alessandro GenovesiIl Paradiso non è granche", uscito a fine gennaio per Mondadori. E in vista di Sanremo ha deciso di lasciare a casa i suoi famosi occhiali. È una nuova Arisa, rispetto a quella di "Sincerita", quella che tra qualche giorno salirà per la quarta volta sul palco dell’Ariston.
«Spero che al pubblico arrivi la mia verità. Non ho voglia di sprecare due ore a mettermi il rossetto e preoccuparmi di cercare il vestito per 10 giorni. Voglio andare lì sul palco e cantare. Lavoro tanto e non ho voglia di orpelli. Voglio essere me stessa. Questo festival per me rappresenta la rinascita», dice all’ANSA la poliedrica e irrequieta artista lucana ma trapiantata a Milano, 29 anni, tre volte in gara a Sanremo e l’anno scorso ospite di Max Pezzali nella serata dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Quest’anno è per la seconda volta tra i Big con "La notte" e duetterà con Josè Feliciano e con Mauro Ermanno Giovanardi. Si sente «meno swing» di un tempo (indimenticabile in duetto con Lelio Luttazzi nell’edizione 2009, quando vinse nelle Nuove Proposte). Anche se, chiarisce, «lo swing è sempre dentro di me, ma quando avrò voglia di tirarlo fuori un’altra volta, lo farò». Spiega: «La maturità mi ha portato a non avere paura dei giudizi altrui. Vivere delusioni serie mi ha reso più coraggiosa e cosciente del fatto che esisto anche io», aggiunge Arisa, che tempo fa si è lasciata con il fidanzato Giuseppe Anastasi, autore di molti suoi successi tra cui Sincerità. Ma con il quale continua a collaborare. È lui a firmare "La notte", un pezzo intimo sulla dolorosa fine di un amore. E così alla domanda se anche Giuseppe andrà a Sanremo risponde: «Sì, verrà un giorno solo», per poi subito aggiungere «con la nuova fidanzata».
"La notte" è incluso nel nuovo album "Amami", prodotto da Mauro Pagani e di cui è anche autrice di due brani, nei negozi dal 15 febbraio. Un nuovo lavoro in cui Rosalba – questo il suo vero nome – canta l’amore, ma affronta a suo modo anche temi come la politica e il sociale. In "Democrazia" auspica «di non vedere mai più la democrazia esportata dai militari», mentre "Nel regno di chissà che c’è", scritto prima dell’avvento del governo Monti, parla di «governanti che dettano legge ma considerano l’incarico politico una specie di vacanza. Un brano che – spiega – evidenzia anche il fatalismo del cittadino italiano, che aspetta che la grande Snai lo possa togliere dai guaì».
È cambiata, in questi anni. E lo si vedrà dalla sua prima uscita sul palco: «Non mi nasconderò più dietro a un paio di occhiali. Voglio cantare anche con gli occhi. Non voglio nasconderli. E poi non voglio essere schiava di un accessorio, legarmi a un oggetto», aggiunge Rosalba, che al suo primo festival divenne subito un personaggio, imitatissimo dalle ragazzine, proprio grazie ai grandi occhiali con la montatura nera che indossava nelle sue performance.
A Sanremo troverà un concittadino, Rocco Papaleo: «Ci siamo abbracciati, noi lucani ci riconosciamo, ci facciamo il tifo a vicenda. Siamo pochi ma buoni». Degli altri Big in gara apprezza soprattutto Loredana Bertè, «una persona straordinaria, la bocca della verità».
Nella sua vita è stata estetista, parrucchiera, baby sitter. Poi è diventata cantante, autrice, scrittrice e attrice. «Rinasco ogni volta, a me piace cambiare. Ho paura della monotonia». Sogna di cantare un pezzo scritto da Mango («il primo in Italia ad inventarsi una vocalità maschile nuova») e rivela: «Sto scrivendo un programma televisivo. X Factor me lo sono cercato, ho fatto i provini e ce l’ho fatta. È andata benissimo. Ora mi sento pronta per qualcosa di diverso. Sto lavorando con alcuni autori. Ma non è un programma musicale. Chissà, forse andrà in onda tra 10 anni».