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Adolescenti dall’enorme bocca spalancata in stile cartoon, a reclamare cibo o più probabilmente affetto, di fronte a madri che indossano maschere antigas – come timorose di possibili contaminazioni. Oppure ragazzine in lacrime, inginocchiate davanti a un paio di forbici meditando chissà quali atti autolesionistici, o ancora ritte in piedi con un secchio in testa, espressione della massima incomunicabilità. E cuori che si squagliano, gocciolando a terra, o topolini che si affacciano sornioni da cornici vuote.
Questo è il mondo angosciato eppure affascinante della giovane scultrice barese Claudia Giannuli, presentato nella mostra QB – Quanto Basta, a cura di Roberta Fiorito, Nico Murri e Francesco Paolo Del Re presso Fabrica Fluxus a Bari.
Seconda personale della Giannuli dopo Parzialmente scremato (Spazio Nodo – Bari, 2010), protagoniste assolute di QB sono curatissime bambole di argilla colorata, che ricordano l’estetica dei manga e il gotico pop di Tim Burton, racchiuse in piccole teche, cornici o campane di vetro. Completa il tutto una video installazione curata da Nico Murri.
Come già detto, ogni quadretto familiare è pervaso da un’opprimente atmosfera noir. Microtragedie incombenti eppure ineluttabili. Scene di vita quotidiana segnate da un profondo malessere, che non può essere placato dal cibo o dalle merci consumistiche.
Manifesto emblematico della mostra è una mosca racchiusa in una campana. Wittgenstein soleva dire che la filosofia deve aiutare la mosca a sfuggire dalla bottiglia, in questo caso è compito all’arte contemporanea cercare una (im)possibile via di fuga dall’adolescenza infelice.
Quanto Basta è un’esposizione molto interessante di un’artista fresca e talentuosa, che inaugura nel migliore dei modi la nuova stagione espositiva della Fabrica Fluxus.
Claudia Giannuli è nata nel 1979 a Bari dove vive e lavora. L’argilla è la sua materia da sempre. Negli ultimi anni la contamina con l’utilizzo di resina, legno, plastica, creando ambientazioni che ricordano piccoli set teatrali, minuziosamente costruiti in scala, piccole architetture mnemoniche, a metà strada tra realtà e finzione.
La mostra sarà visitabile fino all’11 marzo presso Fabrica Fluxus Art Gallery in Via Celentano n.39 a Bari. Info 340/7225237.