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Nonostate la morsa di gelo e di neve che ha invaso l’Italia e San Marino, al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova, si è inaugurata la mostra La Terra vista dal Mare – The Land seen from the Sea del network Little Constellation con opere di 34 artisti da tutta Europa.
Grande soddisfazione delle autorità intervenute dr. Andrea Ranieri Assessore per la Promozione della Città, Progetti Culturali e Politiche Giovanili di Genova e Delegato ANCI Nazionale alle Politiche Culturali, Avv. Valentina Maiani Console Onorario di San Marino a Genova, dr. ssa Francesca Serrati, responsabile del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, dr.ssa Rita Canarezza Ufficio Attività Sociali e Culturali della Repubblica di San Marino, Pier Paolo Coro NUA nuove arti e ricerche contemporanee, il dr. Alessandro Castiglioni Curatore e Storico dell’Arte, curatore della mostra, rappresentanti istituzionali, artisti e curatori del network Little Constellation che hanno presentato al numeroso pubblico presente il progetto della mostra sottolineando l’importanza di questa collaborazione tra la Repubblica di San Marino, la Città di Genova e le istituzioni culturali di ben 13 Paesi coinvolte attraverso l’operato degli artisti presenti in mostra.
“Un’arte che ci induce a una riflessione sul pensiero complesso e non parcellizzato”, ha affermato l’Assessore Andrea Ranieri “per immergerci in una visone delle ricerche artistiche di oggi invitandoci ad uscire da visioni stereotipate ed omologate”. L’esposizione infatti attraverso un delicato dialogo, sospeso tra i temi della distanza, isolamento e relazione, ha messo in mostra le 30 opere di 34 artisti invitati, che per la maggior parte sono state appositamente realizzate per questo nuovo evento, caratterizzando un vernisage inaugurale ricco d’incontri ed eventi.
Ad aprire la visita dopo i discorsi inaugurali è la performance di Ingibjörg Magnadóttir artista islandese che ha presentato "The path of those that come and go – Il sentiero di quelli che vengono e vanno", lavoro che affronta il l rapporto tra due donne e la morte.
Una suggestiva installazione dal titolo "Neve", creata da Hekla Dögg Jónsdóttir, scandita dal leggero movimento di lunghe striscie di carta ha accompagnato gli spettatori alla scalinata della Villa conducendo poi alle varie e bellissime sale affrescate di Villa Croce, dove tutte le opere sono state disposte con un allestimento essenziale e particolarmente adatto al luogo.
Di particolare effetto e per tutta la serata inaugurale nel percorso espositivo, è stata la presenza di un gruppo di silenziosi lettori, “ad effetto scultoreo” che si incontravano lungo il percorso delle diverse sale; seduti, sdraiati sul pavimento o in piedi, soli o in gruppi. Questa è stata la poetica performance "A reading sculpture" di Martina Conti che ha accompagnato la visione di tutti i presenti lungo il percorso espositivo della mostra.
Justine Blau del Lussemburgo con "Genova Superba" ha dedicato il proprio lavoro al problema degli stereotipi ed al racconto, spesso semplificato e sensazionalistico, a cui il turismo riduce l’identità dei luoghi. In questo modo l’artista, a partire da una serie di guide della città di Genova e di atlanti geografici degli anni ’60, ha realizzato due fragili racconti visivi, nati dall’intaglio e la reinterpretazione di questi libri.
Ad arricchire la mostra vi sono differenti opere prodotte dagli artisti direttamente per l’occasione.
In particolare si ricorda l’installazione di Miki Tallone "Look out", (realizzata con il supporto dell’Istituto Svizzero di Roma) e dedicata al tema viaggio: il foro in una parete in legno permette di intravedere il lontano oblò di una misteriosa nave che sembra essere in procinto di partire, ma allo spettatore non è dato di sapere oltre.
Prodotto per la mostra è anche il potente lavoro di Sigurdur Atli Sigmasson il quale a Villa Croce presenta le colorate pagine di un particolare diario personale in cui, giorno dopo giorno, l’artista islandese sceglie differenti conversazioni effettivamente avvenute e le reinterpreta sotto forma di affascinanti ed enigmatici schemi segnici e cromatici.
Chiude ed apre la mostra in una delle sale principali del museo l’opera documento sulla ricerca di Little Constellation, il film Small States on un-cetain Stereotypes, Piccoli Stati su in-certi sterotipi, scritto e diretto da Rita Canarezza & Pier Paolo Coro edito e distribuito in occasione della mostra da Mousse Pubblishing.
Il film documento, sponsorizzato dalla Fondazione San Marino e dall’Ente Cassa di Faetano, è il racconto di una ricerca attraverso l’arte e il mondo abitato dagli artisti che inizia nel 2004 e termina nel 2011 e che attraversa i 13 paesi che oggi fanno parte del network: Andorra, Cipro, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro, San Marino Canton Ticino (CH), Ceuta (E), Gibilterra (UK), Kaliningrad (RUS).
L’esposizione, anche nell’articolazione dei suoi contenuti, nasce da una serie di workshop.
Una sala di rilievo è stata dedicata quindi agli esiti delle presentazioni e dei workshops che sono stati ospitati recentemente da diverse istituzioni europee, come il MUDAM Luxembourg e Casino Luxmbourg, NYLO Iceland e National Gallery Iceland, Brown Project Milano con Malta Contemporary Art, seguendo due direzioni all’interno di una serie di viaggi fondamentali, anche a livello simbolico, per il significato stesso del progetto nel suo insieme: l’attraversamento del Mediterraneo (Gibilterra, Malta e Cipro) e l’attraversamento trasversale dell’Europa continentale (San Marino, Lussemburgo, Islanda). Al centro la città di Genova esprimendo la sua storica vocazione di città simbolo della cultura Mediterranea e crocevia multiculturale.
Il giorno seguente in una delle sale del museo come da programma, dalle ore 10 alle ore ore 13.00, si è tenuto il workshop tra gli artisti e i curatori intervenuti alla mostra del network Little Constellation e aperto al pubblico.
Il workshop coordiato e tenuto da Alessandro Castiglioni, Rita Canarezza e Pier Paolo Coro nasce come primo incontro per sviluppare alcuni punti tematici inerenti la prossima esposizione del network in programma per maggio 2013 presso la Galleria Nazionale d’Islanda, durante il Festival Internazionale di Reykjavik.
La mostra quindi, non è solo un momento espositivo, come è stato più volte sottolineato, è essa stessa un momento del processo di lavoro comune e sede di numerosi workshop e momenti in divenire che porteranno alle future tappe internazionali di Little Constellation.
Ricordiamo alcuni dei prossimi appuntamenti di studio e ricerca che si svolgeranno durante l’apertura della mostra:
31 Marzo ore 16.30 presentazione del prof. Roberto Daolio, critico d’arte contemporanea, dell’opera Small States on un-certain Stereotypes di Rita Canarezza & Pier Paolo Coro, box 14 dvd (uno per paese + film documento), 300 copie firmate e numerate dagli artisti, edizione di Mousse Publishing.
28 Aprile ore 16.30 La Terra Vista dal Mare – Un dialogo con il Montenegro, workshop e lecure di Svetlana Racanović, curatore indipendente del Montenegro (con la collaborazione del Ministero alla Cultura del Montenegro).
29 Aprile ore 16.30 workshop TI’TANO di Alessandro Castiglioni, con la collaborazione della Segreteria di Stato per la Pubbblica Istruzione e Cultura, Università e Politiche Giovanili – Ufficio Attività Sociali e Culturali della Repubblica di San Marino, l’Associazione Internazionale BJCEM, per WEYA The World Event Young Artist.
La Terra vista dal Mare The Land seen from the Sea
Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Via Jacopo Ruffini, 3 – Genova
Da martedì a venerdì 9.00 – 18.30
Sabato e domenica 10 -18.30
Chiuso il lunedì.
Informazioni Tel 010.580069