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Arriva per San Valentino (esattamente venerdì) in 600 copie distribuite da Medusa Com’è bello far l’amore 3d, ultimo film di Fausto Brizzi che mescola in un frullatore soft porno, commedia, e buoni sentimenti (impazza durante il film il leit motiv de Il tempo delle mele). Nel cast una coppia in crisi, con tanto di figlio adolescente, composta da un mite e corretto Andrea (Fabio De Luigi) e dall’esuberante Giulia (Claudia Gerini). Di sesso, tra loro, se ne pratica poco. Lui non va oltre prestazioni che durino un 1 minuto e 35 secondi e, subito dopo, è anche vittima di un puntuale colpo della strega. Ma, come accade nelle più belle favole, arriva in casa loro l’uomo giusto nella persona del pornostar Max (detto Twentyfive), interpretato da Filippo Timi, compagno di liceo di Giulia. Sarà proprio lui, insieme alla sua collega Vanessa (Giorgia Wurth), a introdurre Andrea al mondo del sesso ben fatto. Tra dark room, bambole gonfiabili, scene di sesso soft-hard, vibratori, spontanee offerte di fellatio, scorre con ironia il film di Fausto Brizzi con, in sottofondo, l’idea che il sesso senza amore e senza sentimenti non è poi davvero importante. E questo fino all’happy end finale. Nel cast del film, a cui Patty Pravo ha dedicato una canzone omonima, anche Michele Foresta, Virginia Raffaele, Alessandro Sperduti, Eleonora Bolla e Michela Andreozzi. «Ho usato il 3D – ha spiegato oggi il regista di Notte prima degli esami – perchè, secondo me, la realtà è in 3d e così tutto dovrebbe essere fatto in maniera tridimensionale». L’utilizzo più volte nel suo film della canzone di Richard Sanderson, Reality de Il tempo delle mele, dipende dal fatto «che quel film è stato un mito per quelli della mia generazione». Perchè parlare di sesso? «E’ ancora un tabù per quarantenni e adolescenti».
Comunque per il regista nessuna paura di incorrere nella censura (il film passa oggi in commissione). «Non portateci quelli di sei anni, ma quelli di dieci sì – dice Brizzi -. Se ci andranno faranno sicuramente la metà dei miei errori». Sulle ripetute battute sui film d’autore che si vanno a vedere per pomiciare (nel film si cita Bellocchio e Lars Von Trier) dice: «E’ solo goliardia. Bellocchio è un mio amico e credo si sarebbe offeso se non avessi citato lui». Spiega invece la Gerini che nel film mette in mostra con disinvoltura il suo corpo tonico: «è un film sul sesso con molto romanticismo. In fondo io e De Luigi ci amiamo e io sono solo una mamma e una madre che a un certo punto mette in scena il suo lato piccante». Per Filippo Timi il ruolo di pornostar sembra sia stato più che gradito: «Quando mi ricapita! Arrivo da un gruppo parrocchiale ed è bello provare a far sorridere con certe cose». Frase cult del film – che prende il titolo dal refrain di Tanti auguri della Carrà – la dichiarazione d’amore di Timi alla sua collega Vanessa: «Ti faresti una famiglia?» E lei a lui «Certo, ma me la sono già fatta: prima mi sono fatta due fratelli e poi il padre».