Tempo di lettura: 2 minuti

"AlbertoLa cosa bizzarra è che la storica guerra tra i festival del cinema di Venezia e Roma potrebbe risolversi nel modo più incredibile, ovvero con Marco Muller al comando di quello romano dopo essere stato per ben otto anni indiscusso leader integralista di quello veneziano. Ma mentre per la manifestazione romana i giochi sono ancora aperti, per quanto riguarda il Lido invece dovrebbe essere quasi certa la nomina del critico Alberto Barbera.

E’ certo che il sinologo ‘all black’ Marco Muller pagherà il fatto di essere caduto in disgrazia con Paolo Baratta – appena confermato alla presidenza della Biennale dal neo ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi – per quanto riguarda il futuro del festival di Roma è ancora credibile l’ipotesi di una riconferma di Piera Detassis. Quest’ultima sostenuta, tra gli altri, da Medusa e dal presidente Gian Luigi Rondi. «Non ci siamo più parlati – conferma Muller facendo riferimento a Baratta -. Cos’è successo? Non lo so, chiedetelo a lui. Quello che so io è che dopo la Mostra non ho ricevuto nè una telefonata, nè una lettera, nemmeno un rigo di plauso, nè da lui nè da altri della Biennale e questo nonostante la manifestazione sia stata un evidente successo».

Muller, che sarebbe felicissimo di accettare la sfida romana o, come ripiego, di occuparsi di grandi eventi a San Pietroburgo, può contare sull’appoggio della presidente della regione Lazio, Renata Polverini, mentre alla sua nomina sarebbe contrario il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Dalla sua, infine, sarebbero produttori come Pietro Valsecchi e registi da Marco Bellocchio a Bernardo Bertolucci, da Sorrentino e Garrone. Per quanto riguarda Alberto Barbera – nato a Biella 61 anni fa, direttore del Museo del Cinema di Torino e in giuria al Festival di Cannes nel 2010, – la sua nomina è data quasi per certa, pur restando ancora possibili le ipotesi Enrico Magrelli, la stessa Detassis e Giorgio Gosetti. A favore di Barbera una cosa non da poco, la sua antica amicizia anche professionale con Baratta con cui era stato in tandem proprio al Festival di Venezia, quando il critico è stato direttore artistico dal 1998 fino al 2002. Una carica però a cui dovette rinunciare anticipatamente quando gli fu tolta la fiducia con l’avvicendamento tra Baratta e Franco Bernabè voluto dall’allora ministro dei Beni Culturali Giuliano Urbani.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.