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I Cesaroni sbarcano a teatro con Rudi, Jolanda e Budino, tre personaggi tra i più giovani e divertenti della fiction di Canale 5, protagonisti della commedia musicale "Gli imprevedibili ragazzi de I Cesaroni". In prima nazionale al Teatro Ambra alla Garbatella di Roma dal 20 dicembre all’8 gennaio e poi in tournee in tutta Italia la prossima estate, lo spettacolo è un’avventura originale (quello che tecnicamente si chiama spin off) rispetto alla serie, con i tre personaggi che escono letteralmente dalla tv per calarsi nel mondo reale, anzi, proprio nella ‘realè Garbatella, il colorato quartiere di Roma in cui è ambientata la fiction. Per la gioia dei fans, a interpretare Rudi e Jolanda sono, come in tv, proprio Niccolò Centoni e Giulia Luzi, più la new entry Claudio Bonini nei panni di Budino. «La cifra dei Cesaroni è la simpatia», racconta Ernesto Brancucci, produttore dello spettacolo insieme a Franco Bixio e Alberto Salini. «Abbiamo voluto provare a vedere – dice – se i protagonisti più giovani potevano avere una vita loro, mantenendo un’eco dei grandi, come ad esempio la paura di Rudi quando dovrà dire al padre che è stato sospeso da scuola per aver incollato un compagno alla sedia».
Usciti dalla tv, infatti, su una scenografia che riproduce tre luoghi ormai ‘cult’ della serie come la bottiglieria, la scuola e l’officina, Rudi, Jolanda e Budino si ritrovano faccia a faccia con ragazzi "veri" (Giordano Lucani, Marzia Mariani e Roberta Guerrini) che non li hanno mai visti nella fiction. Sorpresi e delusi di non essere subito riconosciuti, inizialmente saranno loro (reciprocamente) ostili, per poi capire il valore dell’amicizia, tra avventure, primi amori e marachelle tipiche dei ragazzi. «L’invito è ad andare sempre oltre le apparenze», spiega Niccolò Centoni, che come Giulia Luzi nelle prossime settimane si dovrà dividere tra il teatro e il set de ‘I Cesaroni 5‘, in onda a marzo. Scritto da Marco Bresciani,diretto da Giorgia Giuntoli, con le musiche originali di Roberto Lanzo e le coreografie di Paola e Stefania Santinelli, lo spettacolo è l’evoluzione in musical della piece "più teatrale" già andata in scena lo scorso anno e, racconta Lanzo, «alterna 9 brani, dal rap più moderno di una guerra fra bande alla tradizione di Garinei e Giovannini».
E tra Jolanda sulle note di Donna bambina e il leit motif della Canzone dell’amicizia, ecco anche il Metodo Cesaroni, ovvero «il girare intorno ai problemi senza affrontarli davvero mai». «Ci piacerebbe vedere soprattutto tanti motorini legati fuori dal teatro», racconta Giulia Luzi, 18 anni da compiere a gennaio, che confida di sognare una carriera più da cantante che da attrice. «Alla prima – aggiunge Nicolò – ovviamente in sala aspettiamo anche tutti gli altri Cesaroni». Ma dopo cinque stagioni, nessuna stanchezza verso la serie? «Finche ci sono, perchè lasciarli? Ormai sono come una seconda famiglia», conclude Nicolò, anche lui cresciuto su quel set, aggiungendo: «Però a trent’anni mi vedo bene in film alla Jim Carrey, o come Bruce Willis in ‘Die Hard’».