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Non e’ una semplice biografia. Non e’ solo una testimonianza di affetto nei confronti di un campione indiscusso. E’ un atto d’amore, ovviamente di natura calcistica, verso uno degli ultimi giocatori simbolo del calcio italiano. E questo amore anima le oltre 280 pagine di ‘Alex Del Piero minuto per minuto’ di Roberto Savino, edito da Ultra Sport – Castelvecchi, 2011.
Se De Gregori, nella sua ‘La leva calcistica della classe ’68’, canta “Nino cammina che sembra un uomo,/con le scarpette di gomma dura,/dodici anni e il cuore pieno di paura./ Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore…” , cosi non e’ per Del Piero che, di sicuro, non ha paura di sbagliare un calcio di rigore, quando all’indomani del suo tredicesimo compleanno viene notato dalla societa’ del Padova e comincia la sua lunga carriera da icona della fantasia dentro un paio di scarpe.
Talento raffinatissimo, Alex Del Piero fa parte di quella, ormai sempre piu’ sparuta, compagine di coloro che continuano a credere nel valore simbolico della maglia che indossano. Nel calcio senz’anima dei nostri tempi, quella bianconera della Juventus, carica di storia e di onori, lui, Alex Del Piero, ribattezzato ‘Pinturicchio’, non l’ha mai voluta tradire. E’ proprio per la sua totale identificazione fra giocatore, squadra, societa’ e tifosi, che puo’ essere considerato l’unico numero 10 d’Italia.
Raccontare la storia di Del Piero significa fare un viaggio nel tempo, nella storia del calcio, nella stessa storia d’Italia. Ed e’ la storia di un ragazzo di provincia che diventera’ un fenomeno. E’ la storia di un crescendo di scudetti e di gol, passando per una Champions League, una Supercoppa UEFA, una Coppa Intercontinentale. Ma e’ anche una storia fatta di polemiche, di finali non vinte, di infortuni gravi, di campionati mai coronati. Un lavoro certosino per l’avvocato pugliese Roberto Savino, classe 1970 che racconta, con la partecipazione emotiva del tifoso e lo scrupolo dello storico, stagione dopo stagione, partita dopo partita, gol dopo gol, le gesta del Capitano e della Vecchia Signora. Ma che non dimentica che, oltre i numeri, 285 gol nella Juventus, 17 titoli vinti, pluripresente e plurimarcatore in Champions League con 92 partite e 44 reti, oltre 700 presenze in campo, c’e’ l’uomo. E il libro ripercorre anche la storia dell’uomo. E spiega del ragazzino di provincia, del suo stile sobrio, sempre rispettato, in campo e fuori, perche’, come sostiene Savino “…un cenno su Del Piero bambino, prima, e, ragazzino poi, sara’ necessario per introdurre la sua storia juventina, per capire qualcosa del suo passato e delle solide radici che sono a fondamento del suo ineguagliabile successo, in campo e fuori.”
E, allora, longevita’ infinita a Del Piero, come egli stesso ha dichiarato in un’intervista al quotidiano spagnolo El Pais “Giochero’ fino a 40 anni. La squadra non la so. Voglio terminare questa parentesi della mia carriera a mente leggera”.
La breve chiacchierata con noi di LSDmagazine Roberto Savino racconta, piu’ dettagliatamente, la passione che questi ha per
Molti sono i libri dedicati ad Alex Del Piero. Cos’ha di diverso il suo?
Bhe, ti sarai accorta che il mio non e’ un libro cosiddetto normale. Analizzare una ad una tutte le presenze di un singolo giocatore, catalogando tutti gli eventi salienti di ciascuna di esse, e’ opera che non penso sia stata fatta ne’ per lui, ne’ per nessun atleta, e, da juventino, sono orgoglioso di averlo fatto per il campione piu’ amato della sua storia.
Lei ripercorre con grande scrupolo la storia bianconera degli ultimi vent’anni. L’ha aiutata qualcuno?
Dalle 23,00 di sera in poi, da gennaio a giugno, c’era poca gente disponibile… Diciamo che il mio Watson e’ il piccolo Francesco, mio figlio, che da vero detective mi ha aiutato a scovare delle imprecisioni in fase di correzione. Non posso, tuttavia, dimenticare ne’ alcuni membri di Juventus Member (Max e Mati), che mi hanno fornito il materiale per ricostruire la stagione giocata da Alex nella squadra primavera, ne’ Andrea Quaranta che mi coadiuvato nell’ultima lettura del testo. Il 9 novembre scorso, il giorno del compleanno di Del Piero, abbiamo fatto l’alba…
Nel suo libro e’ pero’ assente il rapporto di Del Piero con la nazionale. Perche’?
Non e’ proprio assente, di certo non e’ approfondito. La ragione e’ che ho contestualizzato la carriera del giocatore all’interno di quella del suo club, basti pensare che sono indicate anche le sue assenze e panchine. Insomma, in fondo ho scritto la storia della Juve degli ultimi 18 anni e volevo che l’interesse del lettore restasse concentrato li.
Come immagina il futuro di Del Piero, se e’ vero che questa e’ la sua ultima stagione calcistica?
Non penso sia vero che questa sia l’ultima sua stagione. E neanche la penultima. Io, come tanti, fino alla fine spero che possa terminare la sua carriera con la maglia bianconera sulle spalle quando vorra’ lui, perche’ al di la’ dei minuti in campo che dovesse riuscire a conquistarsi, Alex e’ una risorsa importante sotto tanti aspetti. Invece, al momento, e’ probabile, anzi direi abbastanza certo, che se dovesse essere costretto a lasciare la sua Signora possa fare un’esperienza all’estero. Poi il suo futuro dovrebbe essere nella dirigenza della Juve, mi auguro con un ruolo operativo.
Roberto Savino, noto avvocato barese, e’ per caso uno di quelli che hanno appeso le scarpe al chiodo e hanno indossato la toga?
Ti dico solo i miei soprannomi: Inzaghino oppure Savinovic. Penso che basti.
Un pronostico per i nostri lettori: chi vince quest’anno lo scudetto?
Non te lo faccio neanche sotto tortura…
La prossima presentazione del libro sarà il 16 dicembre alle 19,00 presso l’Associazione culturale Federico II. Durante la presentazione interverrà il giornalista Enzo Tamborra e l’autore del libro