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In un mondo sempre più frenetico e veloce spesso ci dimentichiamo di ridere. Si, avete letto bene, ridere dagli ultimi studi scientifici, e non solo, è il vero elisir di lunga vita. Sembra che davvero ridere almeno una o più volte al giorno possa portare grossi benefici alla nostra salute. Questo è il risultato di una recentissima ricerca scientifica, che si è svolta in Inghilterra, che mostra come tra coloro che ridono e che si definiscono individui felici, il rischio di morte sia inferiore addirittura del 35%, rispetto agli individui insoddisfatti ed infelici.
Il recente studio è stato effettuato su un campione di 3853 persone, tra i 52 ed i 79 anni di età, ed è stato pubblicato sulla rivista scientifica PNAS. L’argomento anche se all’apparenza sembra semplice in realtà è molto complesso perchè come scritto in precedenza, in un mondo sempre più veloce ed avaro di sentimenti, è sempre più difficile trovare persone che si possono definire davvero felici. Alla base, infatti, ci sono tutti gli avvenimenti che nella nostra vita accadono ed a giudicare anche dagli ultimissimi risultati pubblicati sulla rivista PNAS, si è felici o meno se la nostra vita è realizzata soprattutto dal punto di vista lavorativo. Nella stessa ricerca ad esempio gli intervistati hanno una età media di circa 65 anni e molti si ritengono felici perchè in fondo la loro vita lavorativa volge al termine o è addirittura già terminata. Ma se i protagonisti dell’indagine fossero stati giovani di età compresa tra i 18 ed i 40 anni, la percentuale di individui felici, sarebbe stata la stessa ? A giudicare dagli avvenimenti che riconducono al mondo del lavoro in generale, soprattutto negli ultimi dieci anni, la risposta è sicuramente negativa. Ed ecco perchè gli scienziati sono molto propensi a giudicare ed a studiare la questione sempre in maniera soggettiva. Gli stessi, poi, ci invitano a ricercare la felicità non nelle cose materiali e quindi nei soldi, ma solo e soprattutto nelle cose più semplici, come ad esempio, la famiglia, le amicizie, la nascita di un figlio o semplicemente amare il proprio o la propria compagna.
In generale, e questo è un consiglio che gli scienziati ci danno, ognuno di noi dovrebbe porsi almeno tre volte all’anno le seguenti domande: 1) Quanto sei soddisfatto della tua vita oggi ? 2) Come ti sei sentito felice ieri ? 3) Che ansia hai provato ieri ? 4) Fino a che punto senti che le cose che fai nella tua vita sono utili per te e per il prossimo ? Per ritornare all’Inghilterra, sempre avanti su questioni riguardanti la felicità, sembra addirittura che il governo inglese voglia inserire più volte all’anno “ la questione felicità” nei propri argomenti e nei dibattiti che quotidianamente si svolgono nel parlamento inglese. La ricerca della felicità è molto sentita dal governo anglosassone per non parlare poi di quello statunitense che la cita nella dichiarazione di indipendenza del 4 Luglio 1776 scritta da Thomas Jefferson e magistralmente descritta anche nel film di Gabriele Muccino interpretato da Will Smith appunto denominato “ La ricerca della felicità”. Nel film stesso il protagonista raggiunge la sua felicità solo dopo un percorso duro e fatto di grossi sacrifici. In conclusione quindi, anche se poi non è affatto così semplice, è meglio cercare di ridere e di cercare di arrivare alla nostra felicità personale, la nostra salute avrà grossi benefici.