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Una nuova produzione targata Puglia e nuovi protagonisti e registi scelgono la nostra terra come set cinematografico. E’ il caso di “100 metri dal Paradiso" il nuovo lungometraggio di Raffaele Verzillo, presentato ieri a Villa Camilla, una delle location del film.
Alla conferenza stampa oltre al regista c’erano gli attori Domenico Fortunato, Jordi Mollà e Giulia Bevilacqua, gli autori Pierfrancesco Corona e Salvatore de Mola, il direttore della fotografia Blasco Giurato (già collaboratore di G.Tornatore in “Nuovo Cinema Paradiso”), l’organizzatore generale Raffaele Veneruso, il direttore di produzione Walter Divona e Francesco Asselta, consigliere di Amministrazione di Apulia Film Commission.
Come ha precisato lo stesso regista introducendo l’incontro, si tratta di una commedia atipica, che intreccia pensiero laico e cattolico attraverso due valori universali: lo sport e la Chiesa.
Infatti, Pierfrancesco Corona ha poi focalizzato l’attenzione sul problema che vive oggi la Chiesa, legato non alla sua essenza, ma alla difficoltà che essa incontra nel relazionarsi e comunicare con il mondo. Per tale motivo regista e autori hanno scelto di costruire la storia utilizzando il registro della commedia; ne viene fuori un film che ha componenti comiche accentuate, ma che parte dal desiderio di raccontare rapporti complessi e intensi.
"Cento metri dal paradiso" racconta, infatti, del difficile rapporto tra padre (lo spagnolo Jordi Mollà nel ruolo di Mario Guarrazzi) e figlio (Lorenzo Richelmy nel ruolo di Tommaso). Il padre, grande atleta, vorrebbe che suo figlio scegliesse l’attività sportiva, il giovane invece vuole farsi prete e cercherà di rincorrere il suo sogno, e anche quello del padre, organizzando una squadra di atleti del Vaticano. Il titolo è pertanto legato alla specialità atletica che lega i due protagonisti, ma rappresenta anche la distanza dalla meta da raggiungere e le inevitabili tensioni che vivono tutti i personaggi coinvolti nell’avventura.
Accanto alle figure laiche di padre e figlio, centrale è il ruolo del monsignor Angelo Paolini, interpretato da Domenico Fortunato, (amico di Mario, nonché padrino di Tommaso), che ha raccontato il proprio personaggio come un sacerdote convinto che la Chiesa debba “aggiornare” il proprio linguaggio per poter testimoniare la parola di Dio al mondo e, pertanto, si dota di tutte le tecnologie avanzate, corre con la mente, ma si scontra con la grande gerarchia vaticana fortemente tradizionalista. L’idea di mettere su la Nazionale del Vaticano e partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012 risulta essere la soluzione alle proprie necessità e a quelle dell’amico Mario.
Il film rompe l’idea consueta di una Chiesa fatta di grandi silenzi e severità – ritornano alla mente alcuni momenti di “Habemus Papam” di Nanni Moretti – soprattutto con alcune scene dell’avvio degli allenamenti degli atleti: inizia un’avventura in cui convivono e si scontrano i codici del mondo ecclesiastico con la laicità, spesso rustica di Mario e dei suoi collaboratori.
L’unica figura femminile, che è intervenuta in conferenza stampa, è Marcella (Giulia Bevilaqua), sorella di Angelo, atea convinta, che Paolini coinvolge nell’impresa della creazione della squadra per aiutarla in un momento di piena crisi professionale e sentimentale; per Marcella è l’occasione non solo di ritrovare fiducia in se stessa, ma anche di innamorarsi di Mario.
Ha chiuso la presentazione il pugliese Salvatore de Mola – già autore della pellicola “Mio Cognato” di Sergio Rubini – che ha voluto raccontare il piacere e la sorpresa di condividere la sua Puglia con gli altri autori nella sceneggiatura del film. La regione, infatti, occupa il 70 % della presenza scenografica, con quattro delle sei settimane di riprese che si svolgono su set pugliesi. Pur avendo il film tutt’altra ambientazione, il meeting sportivo finale è dichiaratamente girato nello stadio San Nicola di Bari e gran parte delle scene dei palazzi vaticani sono state realizzate nelle sale del Palazzo della Provincia, definite “molto vaticane” dallo stesso sceneggiatore.
Non resta, quindi, che attendere l’uscita del film, prevista a ridosso delle Olimpiadi del 2012, che troverà sicuramente seguito presso un pubblico vasto, sia per età che per cultura.
La pellicola, in corso di lavorazione tra Bari (Stadio San Nicola, Palazzo della Provincia di Bari e Villa Camilla) e Torre Canne è prodotto da Scripta, in collaborazione con Rai Cinema, è distribuito da 01 e si avvale del sostegno di Apulia Film Commission.
Foto di Tatiana Branca