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Si inaugura venerdì 4 novembre alle ore 20.30 la mostra d’arte contemporanea “Tutto Quadra” ideata dalla “Galleria CO61”.
Location del vernissage è il “ViSi in Tavlì Cafè” Strada Angiola 23/c da sempre luogo accogliente, suggestivo, capace di espressività, tornato ad essere un laboratorio permanente e uno spazio espositivo dove sperimentare tutti i linguaggi artistici: arte, letteratura, teatro, fotografia e musica.
“Tutto Quadra” è il primo passo di un percorso che Visi e CO61 intendono realizzare insieme; non solo un’esposizione d’arte quindi ma un’esperienza sensibile che miscela colori, forme e creatività dal respiro internazionale.
Dati nove artisti contemporanei, otteniamo nove diversi sensi estetici, forze e capacità espressive. Nove coppie di occhi esplorano e filtrano la stessa realtà, raccontandoci le loro esperienze, il loro interiore, ognuno dalla sua angolazione. Gusti diversi, diverse storie e percorsi per arrivare tutti, indistintamente, stesi su di un pavimento, in attesa di trovare il loro posto. Tutti quadrati o quasi, in un caos di ordine apparente. Naturalmente, senza un filo conduttore, in un groviglio di concetti, stili, tecniche, colori e materie differenti. È un traffico di strade parallele, vie che non si intrecciano, ma sfilano una accanto all’altra senza urtarsi. Eppure, tutte conducono verso una sola meta: l’arte, seppure vista da diversi occhi.
Arte come specchio in cui ritrovarsi e come martello per forgiare nuovi significati emotivi che anticipano il mondo che verrà. L’intensa collettiva vede i nomi di diversi artisti contemporanei legati fra loro da un filo policromatico: Astormendez (Guglielmo Greco Piccolo), Michele Petrelli, Monticelli & Pagone, Ezia Mitolo, Raffaele Quida, Marina Martucci, Luigi Christopher, Veggetti Kanku, Maria Mex e Piero Vinci.
Rari momenti di magia in cui tutto prende forma, assumendo, da ogni angolazione, una sua geometria perfetta. Diciotto occhi e sensibilità diverse, nove voci che diventano un solo coro, una sola forma. Si intrecciano passandosi il testimone. Una per l’altra diventano esse stesse il filo conduttore che le lega e tiene unite. Senza perdere le loro identità.
Diventano un tutto e, poiché tutto è una cosa sola, ecco che: Tutto Quadra.
NOTA CRITICA
Dati otto artisti contemporanei, otterremo otto diversi sensi estetici, forze e capacità espressive. Otto coppie di occhi esplorano e filtrano la stessa realtà, raccontandoci le loro esperienze, il loro interiore, ognuno dalla sua angolazione. Gusti diversi, diverse storie e percorsi per arrivare tutti, indistintamente, stesi su di un pavimento. Sono lì che ti guardano e tu guardi loro, aspettando che “ti parlino”. Tutti quadrati o quasi , in un caos di ordine apparente. Apparentemente senza un filo conduttore, in un groviglio di concetti, stili, tecniche, colori e materie differenti. È un traffico di strade parallele, vie che non si intrecciano, ma sfilano una accanto all’altra senza urtarsi. Eppure, tutte conducono verso una sola meta: l’arte, seppure vista da otto diversi occhi. Ci sono quelli di Astormendez (Guglielmo Greco Piccolo), pittore di matrice pop che si rifà’ ad icone quali Frigidaire, Pilot e Metal Hurlant. Sdrammatizza intramontabili eroi dei fumetti e feticci del cinema che entrano a far parte del bestiario immaginifico dell’autore Ritratti non più giovani, depotenziati, ferocemente umanizzati. Michele Petrelli, artista eclettico e visionario che di se stesso dice: “Sono un encefalo in un’ampolla di vetro. Sono un artista visivo-uditivo-tattile…Non disprezzo la materia pur vagabondando nello spirito e nella spiritosità”. I suoi dipinti sono lavorati su lastre di legno, grovigli di forme e linee di colore tracciano seducenti ballerine di flamenco. Soggetti a volte liberi e puri, altre addirittura cupi, sgradevoli. Ambivalenti quelli di Monticelli & Pagone che, attraverso l’arte scoprono quel noumeno che li possiede e possiede ogni uomo. Ambivalenza che è sostanza del nostro essere. Spiegano la natura dell’attrazione sessuale con il contrapporsi dell’animus all’anima. Attraverso un processo di comparazione artistica: due immagini speculari, ad effetto negativo, che non si escludono ,ma si legano in un perenne accostamento, sublimandosi in risultati di raffinata sensibilità. Se Monticelli & Pagone rappresentano l’antinomia che ci possiede per aiutarci a toccare la nostra essenza, Ezia Mitolo non usa giri di parole per entrare in contatto con quella materia sottile che costituisce la sua ragion d’essere e sorveglia costantemente il nostro confronto con una circostanza esistenziale che vorrebbe distanziarci da noi stessi. Su tavolette di venti centimetri per lato spalmate di cera color avorio la pelle dell’Anima rivela purezza e perfezione racchiusa in gocce di passione. Petali di rosa di cera, scivolano su quella divina superficie, per allertare in ciascuno di noi la memoria dell’Anima.
Gli occhi di Raffaele Quida, artista salentino, indagano i segni impressi sulla materia del tempo, labili eppure indelebili. Ricordo ed oblio, tracce e cancellature. Si stratificano nello strumento di memoria ed eternità per eccellenza: il libro. Opere da toccare, tangibili, ma mai invasive. L’artista coniuga così, con originale sensibilità di sguardo e raffinata tecnica di esecuzione, una visione decisamente personale del mondo. L’antico si sposa col moderno per regalarci creazioni raffinate ed essenziali, eppure ricche, stratificate e di sostanza: in cui la materia canta con voce nuova e inconsueta un sapere che è delle pietre e degli uomini. Anche Marina Martucci fa parte di quello stretto numero di artisti, che ancora oggi realizza le proprie opere con tecniche e ricette antiche, in chiave contemporanea. Attraverso una talentuosa ed innata propensione per il colore e la materia, con cura d’uno speleologo, fa riemergere il forte legame alla storia ed i paesaggi del suo amato Salento. Un “miscuglio alchemico”, spinge l’artista alla continua ricerca di tecnologie sedimentarie diverse, per il raggiungimento suadenti effetti cromatici, elaborando opere che danzano sulla luce, immerse nella materia. Indagano su significati legati alla numerologia ed ai segni, spingendosi al limite di una sacralità allusiva. Pennellate vive, cariche ed intense, catturano rituali di intimo quotidiano. È questa la realtà onirica di Maria Mex, artista tarantina che usa i pennelli per dipingere emozioni. Graffia ed accarezza quattro piccole tavole, tre tazze sotto diverse luci ed un titolo che le lega in un caldo, dolce abbraccio: un segreto confidato sotto voce: “dentro ci sei tè”.
“Tutto Quadra” opening 4 novembre ore 20.30 sarà aperta al pubblico tutti in giorni fino al 20 gennaio 2012.
Info e contacts:
Visi in Tavlì Cafè
Strada Angiola 23/c tel. 3204026520
Uff.Stampa 3476914842