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Sono stati due giorni intensi quelli trascorsi il cinque ed il sei di Settembre a Roma dal manager scozzese Sir Alex Ferguson in occasione di un premio ritirato all’Università di Tor Vergata denominato “ etica dello sport” e nell’incontro con gli studenti dell’Università Luiss nell’ambito del progetto “ IncontriAMO lo sport”, promosso dal Mecs ( movimento etica e cultura dello sport) e dall’associazione sportiva Luiss. Sir Alex Ferguson, è il manager da ben ventiquattro anni,( record assoluto per un allenatore di calcio) del Manchester United, prestigiosa squadra dell’Inghilterra. L’incontro con i ragazzi della Luiss, nel quale era presente anche il giornalista sportivo Carlo Paris, è stato veramente interessante; non si è mai parlato sempre e solo di calcio, ma Sir Alex ha cercato di insegnare agli studenti, che anche vincere con una squadra di calcio significa fare impresa. Una impresa intesa come gestione di una vera e propria azienda. Una azienda che ha come fondamenta i giovani. É in loro che Sir Alex crede fermamente ed è da loro che riceve maggiore “fedeltà”,cosi come l’ha definita lui stesso. Il manager del Manchester United ha dispensato consigli ai giovanissimi studenti che con calma e con un pizzico di emozione gli porgevano le domande alle quali ha sempre risposto con l’esperienza e l’umiltà che lo contraddistinguono. L’umiltà, infatti, è un elemento indispensabile per il manager, il quale ha invitato tutti gli studenti a crescere nella loro vita professionale sempre restando umili e senza cercare scorciatoie che alla lunga non pagano e con un solo credo, il lavoro, che ha accompagnato la sua stessa carriera professionistica che si può e deve definire vincente. La sua filosofia sportiva ed in generale quella britannica, cosi come fatto notare nello stesso incontro dal giornalista sportivo Carlo Paris, può e deve essere un esempio anche per i manager di qualsiasi azienda mondiale. Alla domanda poi di uno studente se anche il calcio può risentire della crisi economica mondiale, il manager ha risposto che sarà veramente difficile trovare periodi economici negativi sia per gli arrivi nel mondo del calcio stesso degli arabi e dei russi sia perchè gli introiti televisivi per le società professionistiche sono un vero e proprio business. É stato un incontro fondamentale per la crescita professionale degli studenti della Luiss, attenti soprattutto alla risposte nelle quali il manager parlava di istruzione ed educazione in generale; le stesse che ha cercato di insegnare ai propri giovani calciatori sin dall’infanzia. Un occhio particolare poi anche alla situazione calcistica italiana verso la quale nutre molta fiducia per il futuro a patto però che gli stadi diventino presto proprietà delle stesse società professionistiche; in questo senso il manager ha definito anacronistica la nostra situazione sportiva lanciando una frecciatina anche alle autorità competenti. Ha elogiato altresì personaggi italiani dello sport che nel Regno Unito sono diventati degli esempi da seguire come Carlo Ancelotti, Fabio Capello attuale allenatore della squadra nazionale di calcio inglese, ed infine Gianfranco Zola, che ricordiamo è stato insignito del prestigioso titolo di membro ufficiale del Impero Britannico. In conclusione quindi un incontro di un grande Professore di sport con gli alunni universitari che si spera un giorno possano avere lo stesso successo del manager scozzese nel proprio ambito professionale.