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Si svolgerà stasera 14 settembre dalle ore 21.00 in Piazza Giovanni XXIII a Manfredonia il grande concerto gratuito “Il bene mio” dedicato a Matteo Salvatore. L’evento organizzato dal Comune di Manfredonia e Promo Music, coorganizzato dal Parco Nazionale del Gargano, Provincia di Foggia e GAL DaunOfantino, sostenuto da Promo Daunia e Banca del Monte di Foggia e realizzato in Puglia con il sostegno di Puglia Sounds e la collaborazione del Premio Matteo Salvatore, vedrà l’alternarsi sul palco di grandi artisti legati al cantautore Matteo Salvatore e alla sua terra: Lucio Dalla, Renzo Arbore, Moni Ovadia, Teresa De Sio, Lunetta Savino, Marco Alemanno, Erica Mou, Savino Zaba e la poliedrica artista pugliese H.E.R., curatrice degli arrangiamenti musicali, tutti insieme per rendere omaggio al cantastorie dauno e accompagnati dalla band Famenera (Alessandro Skanderbeg pianoforte, Matteo di Francesco batteria, Andrea Colella contrabasso/basso elettrico, Pino Iodice chitarra acustica / elettrica).
A condurre la serata il regista Cosimo Damiano Damato, che avrà il compito di narrare la vita del genio musicale pugliese troppo a lungo dimenticato. Sul palco si alterneranno grandi nomi del panorama culturale e musicale italiano, capaci di interpretare non solo le ballate del repertorio di Matteo Salvatore ma di dare vita ai personaggi che hanno popolato la sua realtà e ispirato le canzoni.
Ad esibirsi per prima sarà Teresa de Sio nella bellissima Lu bene mio, un classico dell’intero repertorio di Salvatore. Teresa, che con la sua musica continua la tradizione della canzone folk, salirà nuovamente sul palco per interpretare Li chiacchere de lu paese, simbolo di quella saggezza popolare in cui l’artista è cresciuto. Il dopoguerra segnato dalla miseria, che Matteo conosce sin da bambino, è un tema ricorrente nei suoi testi e Pasta nera, interpretata magistralmente da H.E.R ne è un esempio lampante. Fame nera e lotta per la sopravvivenza si ritrovano nelle parole di Il Lamento del mendicante interpretato da Lunetta Savino e di Maccheroni eseguito dalla giovanissima Erica Mou. Ma Salvatore non racconta solo la miseria, con un lirismo unico compone melodie dolcissime come La notte è bella, sempre interpreta dalla Savino e La cometa eseguita da H.E.R. Testi cantati con voce orientata ad un registro alto, ma mai sguaiata, anzi velata da una garza di disperazione, una sfumatura dolce e dolente, di incurabile tatto e consapevolezza, che rendevano il cantautore di Apricena unico.
Pugliese da parte materna, Lucio Dalla, a cui il comune di Manfredonia ha riconosciuto la cittadinanza onoraria, salirà sul palco per interpretare, insieme a Marco Alemanno, Lu bene mio, la canzone più famosa di Salvatore, storia di un giovane partito per amore, per necessità, ma anche per desiderio di avventura. Dalla proporrà anche Lu monaco cercatore, canto amaro e dolente, il manifesto di un’intera generazione di “vinti”.
Grande amico del cantante folk e suo profondo estimatore, Renzo Arbore interpreterà una delle sue ultime canzoni: Fra me e te, struggente melodia probabilmente dedicata a Adriana Doriani.
L’altra anima, quella da banditore ironico e sarcastico accompagnato dal corno si ritrova nel testo E’ proibito e ne Il bando della carne, interpretati da Moni Ovadia, capaci di darci un affresco autentico e vivo della cultura orale del dopoguerra.
La sorte avversa è il tema invece della Mo ve la pappa interpretata da Savino Zaba, mentre canto d’amore come Mo ve la bella mia da la muntagna o di disperazione precaria, ancora oggi così attuale, in Padrone mio, verranno cantati da Marco Alemanno, che nel film sarà Matteo Salvatore trentenne all’apice del successo.
I suoi testi si portano dentro tutto un mondo: l’aggraziata indignazione, l’orgoglio dei diseredati, le disillusioni del nostro Meridione, la fame «che si poteva tagliare col coltello», i pochi soldi guadagnati in fretta con la tv e ancor più frettolosamente sperperati, le foto ricordo, i premi e i tradimenti, le brucianti storture sociali di una Puglia che all’epoca era molto poco conosciuta, segnata da un destino di emigrazione e sfruttamento.
Un evento speciale che nasce con l’intento di rendere omaggio alla figura di Salvatore. Dal concerto partiranno una serie di iniziative collaterali promosse da Promo Music: la realizzazione del cd e della tournée teatrale che da dicembre vedrà sul palco Marco Alemanno e H.E.R. nell’omonimo spettacolo. In programmazione anche il film “Il bene mio” sempre prodotto dalla Promo Music di Marcello Corvino, distribuito da Cinecittà – Istituto Luce, diretto da Cosimo Damiano Damato e scritto a quattro mani da Damato con lo storico manager di Salvatore Angelo Cavallo. Progetti che hanno lo scopo di rievocare il talento del grande cantastorie pugliese.
Artista amato dal popolo, con le sue ballate allegre, ma apprezzato anche dagli intellettuali, grazie alle sue struggenti ballate di vita contadina, non c’è per lui miglior definizione di quella che gli diede Italo Calvino “ Matteo Salvatore è l’unica fonte di cultura popolare in Italia”.
Non soltanto quindi un cantautore, soprattutto per la terra pugliese, ma simbolo delle più intime radici culturali e popolari. La sua vicenda umana ed artistica è quella di un uomo che ha cantato le rivendicazioni e le aspirazioni di una terra, le tradizioni e le storie di una comunità umana che non aveva voce, ma che nelle sue canzoni aveva possibilità di esprimere gioie e dolori. La serata di stasera e nei prossimi mesi la realizzazione del cd, che vanta la partecipazione di nomi di spicco, saranno l’omaggio dovuto ad uno dei cantastorie che con i suoi testi ha profondamente influenzato i cantautori italiani e non solo, divenendo patrimonio culturale da preservare.