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Per ora l’unico scheletro emerso dall’ex convento di Sant’Orsola a Firenze è l’immobile stesso, in disuso in pieno centro, a due passi dal Duomo, di cui sono rimasti in piedi solo i muri dopo le ristrutturazioni fatte per una caserma mai ultimata. Ma è dentro questo edificio semi-abbandonato che molti sperano di trovare i resti ossei di Lisa Gherardini Del Giocondo, donna realmente vissuta tra il 1479 e il 1542, e presunta modella di Leonardo per il dipinto della Gioconda conservato al Louvre.
Stamani è entrato in azione un georadar con cui si scandaglia il sottosuolo della chiesa aperta al culto pubblico e che tra ‘400 e ‘600 ospitava le sepolture di defunti esterni al convento. Si punta a cercare una cripta mortuaria attestata da documenti d’archivio e un tempo accessibile da una scala. «Abbiamo appena cominciato col georadar. Puntiamo a trovare una cripta – spiega il portavoce del Comitato per la valorizzazione dei Beni storici culturali e ambientali, Silvano Vinceti -. Registri delle badesse del ‘600 certificano la presenza di quattro sepolture di persone esterne al convento, come lo fu Lisa Gherardini qualche decennio prima. Le salme venivano fatte passare attraverso una botola al centro della chiesa».
Atti d’archivio dicono che Lisa, ormai anziana, visse i suoi ultimi due anni nel convento accudita da una figlia suora. «Motivo per cui potrebbe aver deciso di essere sepolta in S.Orsola anziché nella cappella di famiglia in Santissima Annunziata», fa osservare Vinceti. «Oggi si parte col georadar – dice ancora Vinceti -. Contiamo di trovare sepolture tra 70 e 160 centimetri sotto il suolo, visto che oltre il terreno è compatto, e considerato pure che fino a 35-40 centimetri c’è il cemento armato steso per farci una caserma». Il georadar è tarato per inviare onde fino a tre metri e opererà fino a venerdì su un’area di circa 900 metri quadri. Mappata la chiesa, saranno esplorati i due chiostri. Poi dal 9 maggio sarà effettuato lo scavo. Nella chiesa i carotaggi preparatori di un pre-test hanno fatto emergere resti umani, forse di necropoli romana, e frammenti di cotto del pavimento rinascimentale.
Il Comitato – che ha agito in modo simile per Caravaggio – ha l’obiettivo di trovare le ossa di Lisa Gherardini, magari il teschio, e compararne il DNA con quello di due suoi figli sepolti a Firenze in un’altra chiesa. Fase in cui interverrà il professor Francesco Mallegni, paleopatologo dell’Università di Pisa, che già ha studiato cadaveri vip come Federico II, Giotto e il conte Ugolino, e che potrebbe risalire alla fisionomia di Lisa per un confronto col ritratto al Louvre. Numerosi i media internazionali a Firenze per questa ricerca. Presenti TV di Russia, Giappone, Francia, la CNN, Al Jazeera per il mondo arabo. Trattative ci sono con BBC, National Geographic, giapponese Nhk e Discovery Channel: quest’ultima forse coinvolgerà l’attrice Cameron Diaz come testimonial.