Tempo di lettura: 2 minuti
La gastrite, è un processo infiammatorio, della parete gastrica. I sintomi sono vari: si va dall’acidità, ai crampi allo stomaco, dal vomito alla nausea. Se per le varianti croniche, e quindi più difficili, sono necessarie indagini diagnostiche e terapie mirate, per le forme lievi, è sufficiente un riposo associato ad una dieta leggera. Spesso, infatti, la gastrite è causata da cattive abitudini alimentari. Anche l’abuso di alcool ed il forte consumo di tabacco, possono favorire la comparsa della gastrite. La prevenzione, consiste, in regole molto semplici, come ad esempio mangiare molto lentamente; una corretta masticazione rende più agevole la digestione e riduce i tempi di permanenza gastrica del cibo. E’ giusto anche evitare pasti abbondanti. Una condizione fastidiosa del nostro corpo,quindi, è appunto la gastrite atrofica, che non è nient’altro che un processo infiammatorio cronico della mucosa dello stomaco. In presenza di questo disturbo, si assiste alla graduale comparsa di ipocloridria ed acloridria ( ipoacidità e mancanza di acidità). In assenza di un adeguato trattamento possono sopraggiungere, soprattutto in soggetti anziani, anemia perniciosa ed iperomocisteina (elevata concentrazione nel sangue di omocisteina, un aminoacido derivato dalla cisteina) per carenza di vitamina B12. La gastrite atrofica può essere causata dalla flogosi ( infiammazione) gastrite cronica, come quella Helicobacter pylori dipendente, o avere un’origine autoimmune. Nel primo caso la gastrite atrofica si focalizza all’antro, cioè nella prima porzione della parte pilorica dello stomaco, per poi estendersi a tutta la mucosa; quando, invece, è dovuta ad anticorpi anomali, che aggrediscono le cellule parietali dello stomaco ( gastrite atrofica autoimmune), coinvolge il fondo ed il corpo.
Entrambe le forme sono correlate ad una maggiore incidenza di cancro allo stomaco; in quella autoimmune è frequente anche l’associazione con tiroidite di Hashimoto, e diabeti tipo I, nel quale il pancreas non produce insulina. Il danno alla mucosa gastrica è dovuto all’azione delle “ tossine batteriche” o all’operato degli anticorpi. La terapia da effettuare, consiste, nella somministrazione di tre farmaci: Lansoprazolo, Claritromicina e
Metronidazolo. Come detto in precedenza, sarebbe sempre opportuno mangiare in maniera giusta e moderata; in questo modo si eviterebbero infiniti problemi. Ma anche per chi presenta questa infiammazione, esiste un rimedio naturale: assumere erbe. Anche se, in questo caso, siccome si potrebbero avere effetti collaterali,è meglio farsi fare una prescrizione, da un fitoterapeuta. L’infuso di camomilla, ad esempio, è utile per calmare i sintomi di una gastrite acuta. Anche l’argilla, rappresenta un ottimo rimedio, soprattutto se bevuta. Per i primi tre giorni, infatti, l’argilla viene sciolta in mezzo bicchiere d’acqua. Dopo averla lasciata “ riposare” per sei ore, si può tranquillamente bere, ed i risultati sono sorprendenti. Questo tipo di cura è meglio farlo nei mesi primaverili. Ancora una volta, quindi, sono le erbe, il rimedio naturale più antico del mondo a risolvere i nostri problemi quotidiani.