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OfeliaDorme è un gruppo di Bologna nato nel 2007. Francesca Bono (voce, chitarra e tastiere), Gianluca Modica (basso, chitarra), Michele Postpischl (batteria, basso), e Tato Izzia (chitarra, basso) battezzano il gruppo traendo spunto dal titolo di un poema, romantico e sognante, di Arthur Rimbaud. All Harm Ends Here, debut album del gruppo bolognese, mantiene intatti alcuni caratteri della “Ofelia” di Rimbaud: afflitto e maestoso è il tema di quei versi, altrettanto mesto e solenne è il carattere di questo disco.
Scampoli di lucentezza guizzano in mezzo a profonda oscurità. Toni di grigio si stemperano o, più frequentemente, si incupiscono nel buio di liriche abilmente indirizzate dalla voce di Francesca. Tra pop ed elettronica è un continuo fluttuare di brani introspettivi cantati in inglese, accompagnati da chitarre minimali, onnipresenti tastiere e ritmi stinti. L’iniziale Paranoid Park è componimento magnetico che racconta equilibri precari (Cause every time you pass me by/ I feel like thin glass on a swing) e delusione conclamata (My sinking heart is burying me/ With the letdown that I felt), sospeso tra delicati rintocchi di synth e accenni di chitarra arpeggiata. Fa il paio con Ian, tre lettere a formare un nome che la Bono stira, sgualcisce e maltratta in una spirale che è dedica dolceamara a Ian Curtis. Rabbia e disperazione si combinano a desiderio che celebra, latrato che rimpiange il leader dei Joy Division.
I testi sono minimali e perfettamente inseriti in musiche dai tempi moderati, come in River. In Naked Evil si rintracciano melodie malinconiche (acuite dal suono di violino) e vocalità frenate, summa della filosofia artistica degli OfeliaDorme.
Un’estetica pop “fluida” che include l’elettronica soprattutto in Grow! e The Wizard, the Witch and the Crow, ma che non prevede nodi elettrici o variazioni ritmiche di indubbio vigore. Solo I like my drums incrina una certa uniformità di fondo grazie ad un assolo di tromba caratterizzante.
Una prova di debutto buona che annuncia maturità e lascia presagire ulteriori sviluppi.
Il tour degli OfeliaDorme, intanto, continua (tutte le date sul loro sito www.ofeliadorme.it). Ecco l’occasione per saggiare il mood di questo disco anche dal vivo.