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La vista è uno dei cinque sensi più importanti, nel corso della giornata gli occhi ricevono migliaia di messaggi, indizi e stimoli elaborati dai nostri occhi, allontanati, messi a fuoco e immagazzinati nella nostra memoria visiva. Ma se vi recate all’ Unsicht Bar di Berlino potrete concedere una pausa rilassante ai vostri occhi, perchè all’ Unsicht Bar, letteralmente Bar della Non Vista, mangerete al buio. Qualcuno lo chiama già Dunkelrestaurant cioè Ristorante nell’Oscurità, ma non è proprio oscurità quanto vi aspetta. Di buio ce n’è veramente tanto e una volta accomodati al vostro tavolo, i telefonini con display luminoso, accendini e fiammiferi e tutto quanto possa diffondere luminosità, deve essere rigorosamente spento.
Vi abituerete gradatamente alla totale oscurità; al vostro arrivo sarete accolti nell’elegante foyer allestito con un banco bar lungo 15 metri, sgabelli e divanetti, dove di luce ce n’è ancora, ma poca, molto soft. Mentre sorseggerete un aperitivo in attesa del vostro tavolo, potrete studiare i 4 menu offerti dalla casa, a base di pesce, carne, verdure.
Alex Rudolph, il fondatore dell’Unsicht Bar, ha introdotto un’idea innovativa nella ristorazione e di supporto alla occupazione di disabili e per realizzare la sua iniziativa si è avvalso di camerieri esperti non vedenti. Il vostro cameriere viene a prelevarvi dal foyer, vi invita a poggiare le mani alla vita o alle spalle e a seguirlo come se faceste un trenino. Non provate ad entrare in sala con le mani tese in avanti, potreste colpire qualche cliente o imbattervi in un vassoio pieno. I camerieri si muovono con dimestichezza e padronanza degli spazi, chiaramente, e voi dovrete solo fidarvi perchè nel buio più totale il vostro angelo dell’oscurità vi guiderà al vostro tavolo.
Non sforzatevi di vedere un barlume di niente per scoprire i profili degli oggetti e delle persone presenti; c’è un buio pesto che nei primi cinque minuti potrebbe crearvi un pò di disorientamento. Dopo qualche minuto vi lascerete andare e, come gli avventori ai tavoli accanto al vostro, tra risate e posate che cadono o bicchieri che si rovesciano, fate pure le vostre ordinazioni . E’ una sensazione singolare quella di gustare le pietanze, usare forchetta e coltello nel piatto senza vedere niente e sicuramente il divertimento sarà tirare ad indovinare che cosa state mangiando realmente, a tutto beneficio dell’ esaltazione dei sapori. Il cameriere vi darà alcune piccole indicazioni per sentirvi a vostro agio anche al buio. Se disponete, mentalmente, lo schema di un oroglogio intorno la circonferenza del piatto, quando vi indicherà i cucchiai alle 12, saprete che questi si trovano al di sopra del piatto; il coltello e il tovagliolo si trovano alle 3, la forchetta alle 9, i bicchieri alle ore 13 e il pane alle 23. Ad occhi chiusi gli altri sensi prendono, necessariamente, il loro vantaggio: il tatto vi aiuta a trovare gli oggetti sulla tavola, sentire il cotone del tovagliolo e l’acciaio delle posate, l’udito a sentire bene ciò che dice il cameriere mentre la provenienza delle voci vi indica la posizione dei vostri compagni di avventura. Se il volume in sala è molto alto significa che il ristorante è pienissmo. Infine, l’olfatto vi annuncerà l’arrivo delle pietanze sul vostro tavolo. Ed ecco che entra in scena il gusto e qui inizia il gioco degli indovinelli delle pietanze.
Di tanto in tanto il cameriere si avvicina per chiedere se desiderate recarvi alla toilette, certo anche quella al buio, o se volete altro vino, ma magari voi siete ancora lì a cercare l’ultimo panino nel cestino o a chiedervi se avete sparso troppo sale sull’insalata. Chissà quanti equivoci possono sorgere al buio o forse, potrebbe essere l’occasione per sorprendere il vostro partner.
Alla fine della cena uscirete di nuovo alla luce, abituatevi a poco a poco . Non meravigliatevi se troverete una macchia sulla cravatta o se la vostra camicetta si è colorata di maionese. E’ il minimo che possa capitare dopo un’esperienza al buio totale.
I prezzi non sono realmente popolari, variano dai 48 ai 55 euro a persona, ma considerando che ogni menu ha un’offerta di quattro portate, è un costo comprensibile.
In Germania gli Unsicht Bar sono tre: a Colonia, Berlino ed Amburgo. Il primo Unsicht Bar fu aperto a Colonia agli inizi del 2000, come ci racconta il fondatore ed ideatore del concept Alex Rudolph. Pochi anni dopo l’Associazione Ciechi di Berlino gli chiese un supporto e Rudolph aprì, nel 2002, anche la sede di Berlino. Con i suoi 230 posti, ad oggi, è il più grande ristorante al mondo sviluppato sul concetto dell’oscurità totale.
“Qual’è l’episodio più simpatico che ricorda all’ Unsicht Bar ?” – gli chiediamo
Alex Rudolph risponde : “E’ divertente quando un cliente ti chiede la ricetta dell’insalata di pomodori quando in realtà ha mangiato un insalata con l’uva”
E’ consigliabile vivere questa nuova esperienza durante la settimana; il sabato e la domenica infatti è sempre pieno e potete immaginare il gran vociare in sala; poichè la vista è inibita, la voce è l’unico modo per attrarre l’attenzione. Ne vale la pena! Chi ha avuto questa trovata ha puntato sull’unico senso che serve realmente al ristorante: il gusto, per raggiungere una vera esaltazione dei sapori. A Berlino l’ Unsicht Bar si trova a Gormannstr. 14 nel quartiere Mitte.
Per informazioni e prenotazioni visitate il sito www.unsicht-bar.com
Le foto sono di: unsicht-Bar GmbH, Köln