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Il cuore è l’organo più importante del nostro corpo. Ha una forma strana, quasi conoidale, ed è grande come un pugno di una mano. Pesa circa 300 grammi. Il cuore è un muscolo di resistenza, ciò significa che può essere usato anche in condizioni estreme e di forte intensità ( vedi atleti sportivi). E’ costituito da quattro cavità ben definite, nelle quali, avviene la circolazione sanguigna: atrio destro e sinistro e ventricolo destro e sinistro. La cosa importante da precisare è che ogni atrio lavora con il ventricolo sottostante. Non c’è infatti lavoro e comunicazione, tra un atrio e l’altro, cosi’ come accade per i ventricoli. Infatti , al centro di queste quattro cavità, è presente , ed immaginiamoci una linea verticale, il setto interatriale. Esso ha una funzione fondamentale: non permette, infatti, il passaggio del sangue in orizzontale cioè tra i due atri e tra i due ventricoli. Una buona e corretta circolazione sanguigna è alla base della nostra vita. Una cattiva circolazione, infatti, od una interruzione momentanea del flusso sanguigno nel nostro cuore, può anche comportare la morte. Anatomicamente, quindi il cuore, è formato nella parte superiore dagli atri e in quella inferiore dai ventricoli. Tra atri e ventricoli esistono due valvole: a destra la tricuspide ed a sinistra la bicuspide. La loro funzione è semplice. Permettono, infatti, il passaggio del sangue da atrio a ventricolo. Altri elementi importanti, per una corretta circolazione sanguigna, sono la vena cava superiore , posizionata sopra all’atrio destro, che riceve il sangue dai polmoni e lo immette nello stesso atrio, e l’aorta posizionata sopra all’atrio sinistro e permette la fuoriuscita del sangue dal cuore, che si dirigerà verso i capillari dei tessuti periferici. La frequenza dei battiti cardiaci avviene circa settanta volte al minuto, in condizioni di riposo. Esistono, poi, condizioni nelle quali, il cuore può battere in maniera rapida e pericolosa ( tachicardia), oppure la condizione opposta ( bradicardia). La tachicardia ( dal greco tachis = veloce), avviene quando i battiti in un minuto superano le 90 unità. Donne in gravidanza, oppure un uso sconsiderato di alcool e droghe, possono portare a questa condizione.
La bradicardia, invece( dal greco bradys = lento), è quella condizione nella quale, il soggetto ha un battito cardiaco, in un minuto, uguale o inferiore alle 50 unità. E’ molto frequente negli anziani e spesso anche in assenza di episodi gravi ( ad es. infarto ), per ristabilire la giusta frequenza, viene impiantato un pacemaker. Ma è proprio l’infarto del miocardio, purtroppo, la causa più probabile di morte improvvisa. Quando sopravviene un infarto, vuol dire che, in questo caso nel cuore, c’è stata una mancanza parziale o totale di passaggio del sangue. E’ bene ricordare, infatti, che con il termine infarto si intende la necrosi di un tessuto per ischemia; e quindi anche ad esempio un ictus può essere definito un infarto cerebrale. Fortunatamente, negli ultimi anni, almeno in Italia, la percentuale di morte da primo infarto, è notevolmente diminuita. Si è passati, infatti, dal 18%, del 1974, al 7% del 2009. Come scritto all’inizio, cuore e sport, sono tendenzialmente sempre in sinergia tra loro. La prima visita, infatti, che viene effettuata ad uno sportivo, è quella cardiologica. Fare sport fa bene al cuore, qualche medico sostiene, anche, che allunga la vita. Ma la cosa fondamentale è constatare che fare sport, esercita una forte azione profilattica nei confronti dell’apparato cardiovascolare. Ancora una volta, quindi, è importante dire che, avvicinarsi allo sport, è il primo motivo per volersi bene, e di prevenire spiacevoli incidenti nel percorso della nostra vita.