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Non ci sono solo eresie religiose nel viaggio onirico di Caparezza: il suo nuovo disco Il sogno eretico ne passa in rassegna di sociali, storiche, mediatiche e chi più ne ha, più ne metta, dedicando anche un brano reggae al premier Silvio Berlusconi.
Con il consueto sguardo tagliente e divertente sulle contraddizioni che ci circondano, il rapper di Molfetta non risparmia nessuno, tantomeno la politica. Alla nostra classe dirigente va anzi un pensiero speciale, ‘Legalize the premier‘, brano inciso insieme ad Alborosie, ex cantante dei Reggae National Tickets: "Oltre che sul premier attuale, questa canzone è anche sui premier che verranno – racconta Caparezza, presentando il disco a Milano -. Temo che una volta attivati e istituzionalizzati certi meccanismi, tutti ormai sappiano che se ne possono approfittare e lo possono fare alla luce del sole".
Bando ai mezzi termini, l’Italia è attualmente "senza speranza" secondo Caparezza, in una dinamica per cui i cittadini vengono quotidianamente "abusati dalla politica". "Uno dei paradossi che metto in luce con ‘Legalize the premier’, da non fumatore e non proibizionista, è per esempio l’accanimento contro la marijuana, quando poi viene legalizzato il falso in bilancio".
Noi italiani, sostiene il rapper, "dovremmo recuperare il nostro elemento critico, capire che non esistono i leader, ma che abbiamo votato solo una persona, scelta da noi". Ed è ormai difficile, riflette con il brano La ghigliottina, continuare a scendere in piazza e manifestare, quando ogni cosa "è strumentale e facinorosa a prescindere".
Goodbye malinconia, primo singolo del disco, racconta invece degli italiani emigrati all’estero e sposta il disco su sonorità insolitamente anni ’80, grazie al duetto con Tony Hadley degli Spandau Ballet. All’industria musicale e alle sue contaminazioni televisivo-mediatiche, alla "Endemol Generation attaccata morbosamente a ciò che non è arte" è poi dedicata Chi se ne frega della musica, "un pò contraddittorio, come titolo, detto da uno che fa la musica – ride Caparezza, sotto la folta chioma nera -, ma io mi sono sempre sentito un eretico".
Costruito come un lavoro corale, in cui tutti i pezzi seguono un fil rouge comune e in cui compaiono sempre più brani suonati e chitarre elettriche, Il sogno eretico si apre con un estratto dal Nessun dorma di Puccini, seguito dal brano Tutti dormono, un doppio monito "a rimanere svegli e a tenere gli occhi aperti".
Già sold out a Roma e Milano, Caparezza sarà in tour dal prossimo 16 marzo. Sul palco, anticipa, non mancheranno i momenti teatrali con tanto di boia incappucciati: "ci sarà molta eresia, una vera pirotecnia umana".
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