Tempo di lettura: 2 minuti
L’Amministrazione Capitolina ha intrapreso in questi ultimi anni un ampio programma di riqualificazione urbanistica e ambientale della Città Storica, all’interno del quale è prevista la riqualificazione di Via Giulia, una delle strade più prestigiose della capitale.
Il dibattito su questo straordinario intervento nel cuore del tessuto rinascimentale di Roma si riapre all’Auditorium dell’Ara Pacis mercoledì 2 febbraio 2011 – a partire dalle ore 9.30 – in un incontro dal tema “La Moretta e Via Giulia. Passato e nuove idee s’incontrano”, promosso dal Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, Direzione Programmazione e Pianificazione del Territorio-Ufficio Città Storica di Roma Capitale.
I possibili scenari di intervento saranno affrontati con la collaborazione di sette architetti italiani e stranieri che presenteranno le proprie idee progettuali per dare una risposta al vuoto urbanistico presente lungo via Giulia, in corrispondenza con Ponte Mazzini.
Aldo Aymonino, David Chipperfield, Stefano Cordeschi, Roger Diener, Paolo Portoghesi, Franco Purini, Giuseppe Rebecchini, pur fornendo ognuno un diverso e originale contributo, si confrontano con l’equilibrio e l’armonia dei luoghi proponendo soluzioni molto attente e di sicuro interesse.
Lungo via Giulia, aperta all’inizio del Cinquecento da papa Giulio II, le demolizioni degli anni Trenta lasciarono una ferita aperta alterando l’equilibrio architettonico per ridisegnare un nuovo assetto urbanistico dell’area centrale della città.
Dal dopoguerra si è discusso molto sulle possibili ipotesi di intervento, e negli anni Ottanta è stata avanzata una proposta che non ha avuto seguito poiché ritenuta troppo impattante e poco rispettosa del contesto circostante. Pertanto, ad eccezione di un modesto intervento di recupero negli anni Novanta – che ha interessato solo la ricostruzione della parte edificata risparmiata dalle demolizioni e il restauro della chiesa di San Filippino Neri – il vuoto urbanistico di via Giulia non è stato colmato.
Oggi l’esigenza d’intervento è dettata anche dalla necessità di definire la sistemazione della parte di superfici interessate dalla realizzazione di un parcheggio sotterraneo inserito nel Piano Urbano dei Parcheggi (PUP). Definire una soluzione progettuale condivisa rappresenta dunque un’opportunità unica nel Centro Storico da ponderare scrupolosamente sul piano architettonico, ambientale ed urbanistico.