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In un prossimo futuro, evoluzioni clamorose nello scenario della politica italiana. Nuove elezioni politiche che sarebbero vinte nuovamente dal Cavaliere se non fosse per un sensazionale colpo di scena. Si perchè l’unica risorsa della sinistra per battere il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si rivelerà..l’attuale Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. E’ lo scenario ipotizzato in I 99 giorni che travolsero il Cavaliere, una sorta di romanzo-saggio fantapolitico – qualsiasi riferimento a persone realmente esistenti (non) è puramente casuale, si precisa in quarta di copertina – . L’autore si firma Philip Godgift, si presenta come un giornalista italoamericano, inviato a Roma per un’inchiesta sulla pedofilia nella Chiesa. Su consiglio di un amico italiano decide di pubblicare questo suo diario in cui annota, giorno dopo giorno, senza ipocrisie e ambiguità, le impressioni ricavate dall’osservatorio privilegiato della sala stampa estera. È stato però insinuato che Godgift non sia un inviato straniero, ma che si tratti del nom de plume di due noti giornalisti dei maggiori quotidiani italiani che hanno dovuto indossare i panni esteri per non incorrere nelle ire dei rispettivi editori e dei loro amici variamente sbeffeggiati. Tocca al lettore scoprire la reale identità dell’autore, aggirandosi tra i mille indizi seminati in questo romanzo che aderisce come uno spiritoso rebus alla storia politica di un’Italia già ricca di misteri irrisolti.
I protagonisti sono i principali politici italiani che si muovono, parlano e agiscono in maniera più che realistica durante i 99 giorni che portano alla caduta del Cavaliere. Attentati, sesso, violenza, lusinghe, ricatti, pedofilia e congreghe occulte si intrecciano sullo sfondo cabalistico della lotta politica in vista delle nuove elezioni che devono decidere le sorti dell’Italia. Sembra tutta fantasia, si tratta invece di uno scenario verosimile, per non dire del tutto veritiero nell’immediato futuro: con un tono grottesco e a tratti esilarante, l’autore costruisce una campagna elettorale insanguinata e costellata di finti dossier, una svolta autoritaria che spingerà il Presidente Napolitano ad abbandonare il Quirinale e a candidarsi premier per il centrosinistra. I politici raccontati nel libro sono tantissimi e tutti con il cognome alterato, il premier Spernanzoni, il presidente Salernitano, il presidente della Camera Giancarlo Nifi, il leader centrista Pier Centrini, l’intraprendente sottosegretaria Diabolchè e così via, fino a comprendere Geronzi e Vendola, monsignor Fisichella e la Marcegaglia, Dagospia e i grillini. Ovviamente questo romanzo non presume di essere realistico, ma è veramente dettagliato nella cronaca dei fatti che dovrebbero accadere da qui a pochi mesi. Si parla di un referendum sul presidenzialismo e l’ipotesi, dopo la sconfitta del berlusconismo per mano del Presidente Napolitano, di una creazione di un governo tecnico. Alla fine gli alter ego di fantasia sarebbero così eletti: Presidente della Repubblica, Pierferdinando Casini; Presidente del Senato, Massimo D’Alema; riconfermato alla Presidenza della Camera, Gianfranco Fini e un governo tecnico, appunto, pieno zeppo di personaggi estranei alla politica. E Berlusconi? Sarebbe esiliato con due voli di stato (pieno di ragazze, una quarantina dai 15 ai 30 anni d’età) ad Antigua, così potrebbe godersi la sua villa..fantapolitica ovviamente.
PHILIP M. GODGIFT; I 99 GIORNI CHE TRAVOLSERO IL CAVALIERE (FAZI; PAG. 265; EURO 16).