Tempo di lettura: 3 minuti
E’ stata presentata ufficialmente dall’associazione “ Fioravante Polito”, in collaborazione con Roma capitale, la terza edizione del premio “Andrea Fortunato lo sport è vita”, che si svolgerà il 7 di Febbraio 2011, presso la sede della protomoteca del Campidoglio a Roma. All’incontro, erano presenti il calciatore della Lazio Stendardo, Gigi Di Biagio ex calciatore, Carlo Paris, giornalista Rai, Davide Polito, presidente della Biblioteca e museo del calcio Andrea Fortunato e Ivan Sica, autore del libro: “Andrea Fortunato una stella cometa”. Il premio Andrea Fortunato è patrocinato dall’Unesco. Questa giovane associazione, nata infatti nel
Gran parte dei vari tipi di leucemie viene causato da anomalie del DNA (acido desossiribonucleico), sia a livello dei cromosomi, sia a livello di singoli geni. Nel caso di leucemia mieloide cronica, è presente il cromosoma “ Philadelfia”,cosi’ chiamato in onore della città dove è stato scoperto. Il cromosoma è il risultato di una traslocazione reciproca di due cromosomi : 9 e 22. Questa operazione genera due cromosomi ibridi , di cui, quello minore è il cromosoma “ Philadelfia” , che in alcuni casi , durante la divisione cellulare, può perdersi. Alcuni fattori di rischio possono essere : radiazioni ionizzanti,fumo di sigarette, oppure anche farmaci utilizzati per la cura dei tumori. I sintomi , invece, sono : astenia, anemia, anche anoressia. C’è da dire che in presenza di leucemia cronica , i sintomi, nella fase iniziale della malattia, possono essere inesistenti, mentre in quella acuta, i sintomi sono molto precoci. La prevenzione è praticamente nulla , in quanto , la malattia , può manifestarsi all’improvviso, in qualsiasi individuo; la raccomandazione che fanno i medici è solo quella di evitare l’esposizione a radiazioni oppure a sostanze chimiche. La cura della leucemia si basa sulla somministrazione di farmaci ( chemioterapia), o radiazioni ( radioterapia) . Ma a tutt’oggi non ci sono medicine che distruggono totalmente le cellule malate. Quindi l’unica possibilità di eliminarle del tutto è il trapianto di midollo osseo. In questo caso, i medici, distruggono tutte le cellule del midollo rosso, non solo quelle maligne, ma anche quelle sane . Il malato, a questo punto, è completamente guarito, ma non potrebbe sopravvivere, in quanto non più in grado, il suo organismo di riprodurre cellule; ed è in questo momento che il suo midollo rosso è sostituito con quello di un donatore sano, il cui sangue sia compatibile. Con un semplice trasfusione, le cellule midollari troveranno da sole la strada per insediarsi nelle ossa e ricostruire il midollo.