Tempo di lettura: 3 minuti
(Checco Zalone sta ad Alberto Sordi come Gennaro Nunziante sta a Blake Edwards ?) Spiegare la veridicità di questa semplice equivalenza basterebbe a dare un resoconto dettagliato dell’incontro svoltosi nella sede della Apulia Film Commission al Cineporto della Fiera del Levante di Bari. Ufficialmente era la conferenza stampa della pellicola Che bella giornata, ultima fatica della premiata coppia Gennaro Nunziante – Luca Medici, in arte Checco Zalone, si è trattato, invece, di una live performance, seppur breve, in cui autore e protagonista hanno colloquiato con giornalisti cinematografici pugliesi, operatori del settore, alcuni con prole al seguito, in un tripudio festoso di flash, sorrisi e scambi di auguri per il recente inizio anno.Sin dal loro ingresso in sala, avvenuto nel silenzio della stampa – per mestiere e bon ton restia agli applausi – e il solo rumoreggiare di quanti che cercavano la postazione migliore da cui scattare le immagini, i due protagonisti del pomeriggio barese si sono mostrati un po’ intimiditi, forse nella consapevolezza che, come è noto, "nessuno è profeta in patria".Forse, proprio per il suo atteggiamento dimesso Checco Zalone è risultato particolarmente simpatico e quasi tenero nella parte di antidivo.A rompere il ghiaccio ci ha pensato però Silvio Maselli, direttore di Apulia Film Commission, che da esperto maestro di cerimonie e padrone di casa ha introdotto gli ospiti domandando a Luca Medici come si sentisse paragonato ad Alberto Sordi come alcuni giornali hanno rilevato. Checco Zalone a scherzato poco sul paragone, schernendosi e pregando la stampa di non scherzare su un confronto impari atto solo a riempire facilmente i titoli dei giornali. Lusingato, l’attore ha ben spiegato come non si possa per soli due film e per una faccia buffa raffrotarlo ad uno dei miti della commedia italiana di cui non solo non si sente degno ma non avverte anche la distanza nel peso specifico che passa tra il suo tipo di comicità e quello del grande Albertone, ma di sentirsi più vicino per tanti versi ai film di Pierino e altri della B Comedy italiana.Checco Zalone ha preferito, invece, passare la parola al suo complice Gennaro Nunziante, regista di Che Bella Giornata e autore di molti dei suoi testi. Nunziante noto al pubblico pubblico pugliese come ideatore di fiction comiche e artefice anche dei testi di Toti e Tata dal canto suo ha confessato di ispirare molta della sua comicità non tanto alla commedia italiana quanto ai film di Blake Edwards, regista anglo americano recentemente scomparso e autore tra le altre delle Pantere Rosa con Peter Sellers, nonchè del leggendario Hollywood Party. La comicità di Nunziante è proverbialmente ricercata e sottile e dimostra, da anni, come si possa far ridere e sorridere non solo con la satira diretta ma anche mettendo in luce i piccoli e grandi momenti tecnici del comico di mestiere. L’inciampo casuale, anche detto in gergo attoriale slapstick, e i conflitti tra i personaggi tipici della clownerie e poco cari alla comicità nostrana sono il segno che qualcosa nel modo di intendere il genere comico differenzia Nunziante e Medici dai loro colleghi, non indulgendo alla volgarità o alla facile ironia dei nudi o delle parolacce. Una comicità che come ci confessa lo stesso autore è comicità etica ove mai "Cattolica"!
Foto di Gigi Peluso