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L’ Isola di Pasqua, o Rapa Nui, è un’isola incantevole al centro dell’oceano Pacifico, a quasi 5000 Km dal Cile e altrettanto dalle isole della Polinesia. L’isolamento geografico le ha fatto guadagnare l’appellativo di "ombelico del mondo" e ha permesso una particolare evoluzione culturale.
Fare un viaggio a Rapa Nui è un’esperienza unica dal punto di vista archeologico e umano. Le famose statue giganti dei Moai, con lo sguardo vacuo perso nell’infinito ti catturano. E’ impressionante il silenzio profondo che pervade ogni angolo dell’isola: sarà solo suggestione, ma veramente senti di essere lontano da tutto ed isolato dal mondo.
La capitale di Rapa Nui è Hanga Roa, l’unico insediamento urbano: il resto del territorio, 117 Kmq in tutto, è costituito dal parco archeologico e da terre di proprietà del governo cileno.
Ad Hanga Roa le strade sono larghe, le case basse e distanziate le une dalle altre, i marciapiedi fiancheggiati da molta vegetazione di tipo europeo.
Le poche auto e motociclette sono quasi tutte taxi o vetture in affitto a turisti. In definitiva la cittadina è abbastanza estesa e per andare da un capo all’altro a piedi ci vuole più di mezz’ora.
Un’altra caratteristica che colpisce chi viene dalla città è la luce: tanta luce che ti fa sentir bene e ti rinvigorisce. Sarà l’aria pulita, sarà che si sta in mezzo all’oceano, sarà che lì è sempre primavera o estate, ma andare in giro senza occhiali da sole è impossibile.
Per vedere le bellezze dell’Isola di Pasqua bastano 3 o 4 giorni, ma per entrare un po’ più in contatto con l’anima di Rapa Nui può non bastare una settimana.
I siti archeologici a Rapa Nui sono ovunque: l’isola è un museo a cielo aperto e vale la pena vederli tutti. L’archeologia qui a Rapa Nui è incentrata sui Moai e sugli Ahu, sui geoglifi e sul culto dell’uomo uccello.
I siti che più impressionano e che consigliamo assolutamente di vedere sono:
– il sito del villaggio di Orongo e il Rano Kao, il centro più importante del culto dell’uomo uccello;
– il vulcano Raraku (Rano Raraku), il luogo dove venivano estratti e scolpiti i Moai;
– i vari ahu con i moai sparsi sull’isola, tra i quali gli spettacolari Ahu Tongariki e Ahu Te Pito Kura.
Di particolare rilievo è l’artigianato ligneo. Nella chiesa cattolica di Hanga Roa (l’unica dell’isola) si trovano spettacolari statue intagliate in legno, così come sono molti i locali o le case private in cui i pergolati sono sorretti da enormi pali in legno magnificamente scolpiti.
Tra i souvenir, troverete piccoli moai intagliati in legno o in pietra, e moai kavakava (statue di costole), che riproducono una antica statuina che raffigura una figura umana con le costole molto evidenti.
Purtroppo, è presente anche artigianato di corallo: veri e propri pezzi di barriera corallina staccati e venduti come souvenir, o più raramente lavorati per comporre altro. Rifiutatevi di
Molto belle anche le lavorazioni fatte con i gusci di conchiglia: dai monili di vario genere (collane e braccialetti) a vere e proprie composizioni a mo’ di statua.
Assolutamente da non perdere la spiaggia di Anakena , una spiaggia caraibica a mezzaluna di sabbia bianca circondata da palme e moai. Portatevi il costume: l’acqua è abbastanza calda e si può fare il bagno.
Per quanto riguarda la cucina consigliamo di assaggiare il Rape Rape: un crostaceo a metà tra l’aragosta e gli scampi. E’ eccellente cotto alla piastra e l’Empanada de Atun, tipica dell’isola. Questa empanada è generalmente fritta, ripiena di cubetti di tonno soffritti con la cipolla.