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Ha ricevuto l’adesione del Ministero per le Pari Opportunità, di decine di Comuni, organizzazioni laiche e religiose, Università, parlamentari dei due schieramenti e sostenitori noti come Maria Grazia Cucinotta e Gianna Nannini. Adesso la Campagna Noppaw – Nobel Peace Prize For African Women – promossa in Italia dal CIPSI – Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale – e dall’ associazione Chiama l’Africa, arriva a Sorrento e approda alle Giornate Gastronomiche Sorrentine. La lunga kermesse, in programma dall’ 1 al 20 dicembre e con il suo momento clou previsto il giorno 4 dicembre presso l’Hilton Sorrento Palace, ha deciso di veicolare l’appello per riconoscere e valorizzare il ruolo delle donne in Africa e promuovere, per la prima volta, l’assegnazione di un Nobel collettivo. A tutte le donne africane. E vuole farlo nel modo che più si avvicina allo spirito delle Giornate Gastronomiche Sorrentine, attraverso l’espressione della creatività e l’esaltazione del buon gusto. La creatività, per definizione refrattaria ai limiti e ai confini, è uno dei temi portanti della manifestazione voluta da Stefano Massa e arrivata, quest’anno, alla settima edizione. In cucina, a tavola, nell’arte e nella moda. A coniugare l’appello del Noppaw con il glamour dell’Alta Moda ci penseranno due stiliste. Due donne del Sud del mondo da sempre sensibili alle questioni femminili: la siciliana Marella Ferrera e la marocchina Nadia Chawad.
Marella Ferrera, nata a Catania e interprete orgogliosa della sua sicilianità, vanta un ricchissimo palmarès nel quale spicca, tra gli altri, il titolo di “Commendatore”, conferitole direttamente dal Presidente Giorgio Napolitano nel giugno scorso. Tra le sue creazioni, hanno fatto storia gli abiti impreziositi da ricami in ceramica di Caltagirone.
All’attività di couturier, la Ferrera affianca da molti anni quella di costumista per importanti teatri italiani e stranieri.
L’arte tout court entra anche nelle sue interpretazioni dell’Alta Moda, negli ultimi anni molte delle sue collezioni sono state ispirate a temi legati all’arte. Per esempio, “Omaggio a Lady Chatterley” e “Hammam”, dedicato alla pittura orientalista ottocentesca.
Suoi gli abiti da sposa di Mafalda di Savoia e della principessa Elvira Grimaldi di Nixima, cugina di Carolina di Monaco. Suoi i costumi per uno degli ultimi video di Carmen Consoli.
Nadia Chawad, marocchina di Rabat, rappresenta la tradizione del suo paese in maniera ricca e opulenta. Le sue creazioni partono dagli stilemi del mondo arabo e li reinterpretano alla luce delle contaminazioni internazionali. In una recente manifestazione a Kuala Lumpur, la Chawad ha fatto sfilare abiti che erano una sintesi impreziosita tra un abaya arabo e un kimono giapponese. Culture apparentemente lontane, unite per enfatizzare l’eleganza e la femminilità. Ha sfilato a Washington, in Malesia e ora per la prima volta in Italia.
A Sorrento, la passerella delle otto modelle farà da “contrappunto” alla cena di gala, in programma sabato 4 dicembre, nella sala Ginestre dell’Hilton Sorrento Palace, che vedrà “sfilare” e sfidarsi le creazioni gastronomiche di otto tra chef e maestri pasticceri, quattro campani e quattro siciliani. Tutti interpreti del proprio territorio e delle sue ricchezze, come da tradizione delle Giornate Gastronomiche Sorrentine.