Tempo di lettura: 2 minuti
Pianisti e pianoforte in primo piano alla 18ma edizione di Umbria Jazz Winter a Orvieto, il cui programma (29 dicembre-2 gennaio) è stato presentato dal direttore artistico, Carlo Pagnotta, e dal sindaco della città, Antonio Concina. Una edizione, è stato sottolineato, che ha dovuto superare problemi di bilancio non indifferenti, ma che non tradisce le attese.
In cartellone il duo Chick Corea-Stefano Bollani (in foto), che dopo il primo incontro casuale è diventato abbastanza stretto, il piano solo di Danilo Rea dedicato alle canzoni di Fabrizio De Andrè ed il trio di Alfredo Rodriguez, che esordì «raccomandato» da Quincy Jones ma ormai è più che una promessa. Tra le proposte più interessanti, due hanno in comune, coniugata però in modo diverso, la formula della brass band. Si tratta di un quartetto guidato dal trombonista Ray Anderson, con Lew Soloff alla tromba e la tuba di Matt Perrine più la batteria di Bobby Previte, e la Brass Bang di Paolo Fresu, con il collega trombettista Steven Bernstein, dei Sex Mob, la tuba di Marcus Rojas ed il trombone di Gianluca Petrella.
Tre gli omaggi ai grandi del passato, che ormai nel jazz sono abituali: il quintetto di Roberto Gatto in onore di Shelly Manne, e i Four Others di Harry Allen, ovvero quattro sassofonisti più la sezione ritmica che rievocano i fasti dei leggendari Four Brothers dell’orchestra di Woody Herman. Inoltre, il festival orvietano propone i Quintorigo, con Maria Pia De Vito, che riprendono il loro progetto sulla musica di Charles Mingus. Ci saranno anche le vocaliste Dee Alexanders e Chick Rodgers, il trio del vibrafonista Joe Locke con Rosario Giuliani e Dado Moroni, e quello del veterano Renato Sellani con il suo trio. Interessante si annuncia un progetto multimediale in cui è coinvolto Enzo Pietropaoli.
Sul versante intrattenimento si leggono i nomi abituali di Gary Brown, K.J. Denhert, Nick the Nightfly, ed il coro gospel che è tradizione del festival orvietano fin dall’inizio. Questa volta si tratta dei Selvy Singers. Una novità per Umbria Jazz è la Filarmonica di Lama, che svolgerà il ruolo della marching band per le vie del centro storico. Al cartellone potrebbe aggiungersi anche lo stesso sindaco di Orvieto, che è un bravo pianista: tra il serio ed il faceto, Concina non ha escluso un possibile duo con Sellani. La formula di Umbria Jazz Winter presenta due momenti particolari: il cenone di fine anno a ritmo di jazz ed concerto di canti gospel nel Duomo il pomeriggio del primo gennaio.